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Anziano pestato dopo incidente Caccia all’auto degli aggressori


Una macchina, forse una Y 10 vecchio modello di colore chiaro, con tre uomini a bordo, che si allontana a forte velocità da via Barca a San Donnino verso via Vignolese e un settantaduenne con ferite al volto, accasciato a terra a fianco della sua auto Renault Kangoo. Difficile stabilire con precisione cosa sia successo verso le 14.30 di ieri, sulla strada che porta ai laghetti Vivi natura, nella zona vicino al casello autostradale Modena sud. La scena è stata notata da un cliente della coooperativa che gestisce l’oasi naturalistica il quale, in sella alla propria moto, ha prima evitato di scontrasi con una Y 10 e subito dopo ha visto l’anziano a terra sanguinante. Secondo una prima ricostruzione della Polizia municipale, che è intervenuta sul posto, la macchina dell’anziano pestato e l’autovettura che procedeva in senso contrario, si sarebbero urtate con gli specchietti laterali. L’anziano, trasportato all’ospedale di Baggiovara, non ricorda con precisione cosa sia successo. La Polizia municipale, nonostante le scarse informazioni a disposizione, ha diffuso alle altre forze di polizia l’invito a ricercare una Y10 di colore chiaro che potrebbe aver riportato danni allo specchietto laterale del conducente.

Quando il velox è nel punto giusto Quasi 15.000 ‘foto’ in venti giorni


La Municipale: «Non tutti verranno sanzionati»

Qualcosa come 768 scatti ogni giorno, in totale quasi 15.000 in venti giorni di vita. Le polemiche impazzano, ma non si può certo dire che quel velox non sia stato installato al punto giusto. Parliamo dell’autovelox di Strada Contrada (danneggiato nei giorni scorsi e quindi rimosso), che tanto sta facendo discutere, ma i cui numeri sono davvero sorprendenti. A fornirli è la Municipale di Modena, che in una nota spiega come lo strumento «nei 19 giorni di attività, dall’11 aprile, ha realizzato complessivamente 14.599 scatti per superamento del limite (50 km/h, ndr), con una media giornaliera di 768 segnalazioni». I vigili specificano che «non tutti gli scatti comunque si trasformeranno in sanzioni» e che le immagini verranno esaminate una a una per selezionare, tra queste, quelle che, configurando una violazione, saranno validate da parte di un agente. Il Comando infine evidenzia che l’andamento giornaliero degli scatti è caratterizzato da una decisa tendenza alla riduzione come in altre analoghe situazioni: «Dai circa mille transiti a velocità eccessiva dei primi giorni, infatti, si è passati circa alla metà nell’ultimo periodo, prima che la strumentazione venisse danneggiata, a testimonianza dell’efficacia dei controlli eseguiti che, in pochi giorni, hanno verosimilmente ridotto alla metà anche i rischi connessi con la velocità eccessiva. E’ stato ottenuto così un risultato che non era stato raggiunto in quasi 30 anni di vigenza del limite di 50 chilometri orari e con i controlli saltuari che la conformazione stradale non permetteva agevolmente. Si tratta – ricorda il comandante Chiari – di una strada che presenta elevati elementi di pericolosità e dove negli ultimi cinque anni abbiamo rilevato quasi 120 incidenti con 74 feriti, di cui due particolarmente gravi».

Hashish nascosto in cucina: carabinieri arrestano 48enne


Un altro arresto nell’ambito della lotta allo spaccio. Stavolta a metterlo a segno sono stati i Carabinieri della Compagnia di Modena, guidati dal capitano Carmelo Rustico: in manette è finito un operaio 48enne italiano, originario della provincia di Napoli, ma da diversi anni residente a Modena, già conosciuto alle forze dell’ordine. L’accusa è quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione in cui risiede l’uomo, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 260 grammi di hashish suddivisi in panetti e vari strumenti per il frazionamento delle dosi. La sostanza e gli oggetti erano tenuti ben nascosti: i panetti di hashish sono stati trovati sopra gli arredi della cucina e tra la biancheria intima, mentre un bilancino elettronico di precisione era addirittura occultato all’interno del congelatore, tra vari alimenti surgelati. Dichiarato in stato d’arresto, l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Modena, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza dei Carabinieri, in attesa di convalida e giudizio direttissimo.

Iveco Bus, super-appalto in Francia per i bus a gas naturale


La controllata di Cnh Industrial ha vinto la gara indetta dalla municipalizzata di Parigi

Iveco Bus vince in Francia. Il marchio del gruppo Cnh Industrial, che Sergio Marchionne ha fatto nascere separando una costola da Fiat, ha vinto due dei quattro lotti della gara d’appalto indetta da Ratp, per la fornitura della nuova generazione di autobus urbani a gas naturale compresso. Ratp, come noto, è la municipalizzata del trasporto pubblico parigino, e nel caso specifico ha apprezzato le soluzioni proposte dal gruppo italiano, nello specifico il modello Urbanway, per la riduzione dell’inquinamento urbano, con cui esiste una storica partnership. Con quasi 5mila autobus in servizio in tutta Europa, nei veicoli a gas naturale compresso Iveco Bus è da molti anni leader continentale. I livelli di emissione del motore, il Cursor 8 Cng, e i livelli di rumorosità sono inferiori a quelli imposti dalla normativa Euro VI. In tal senso, si parla di una filiera tutta interna al gruppo, con un tocco di francesità che negli appalti pubblici in terra transalpina non guasta. Il motore di cui sopra esce infatti dallo stabilimento di Fpt Industrial, brand di Cnh Industrial che produce gruppi propulsori, situato a Bourbon-Lancy. Lì, dal 2003 sono stati fabbricati 24mila pezzi simili, per applicazioni stradali e industriali di tutto il mondo, compresa una recente fornitura per ripotenziare le flotte di autobus a Pechino.

Fiat, Piazza Affari boccia il piano E Marchionne carica i dipendenti


Titolo giù di oltre l’11%, oggi vietate le vendite allo scoperto

Gli obiettivi, specialmente quelli riguardanti vendite e debito, sono eccessivamente ottimistici. Su questa base gli analisti, vedi in particolare Equita ed Exane, hanno accolto con freddezza il nuovo piano industriale di Sergio Marchionne, il primo di Fiat Chrysler Automobiles. Tutto il contrario, ovviamente, di politici e sindacati tricolori, la stragrande maggioranza dei quali ritiene che il gruppo delle quattro ruote resti produttivamente attaccato al Belpaese. E così a Milano, il Lingotto, in una seduta peraltro in media non facile per la Borsa, non ha trovato rivali nella corsa alla maglia nera del Ftse-Mib (vedere grafici a pagina 26). Alla fine, il calo è stato dell’11,68%, con chiusura a 7,48 euro e l’onta della sospensione per eccesso di ribasso. La variazione è stata tale che alla Consob non è restato, applicando il regolamento, che vietare per oggi le vendite allo scoperto sul titolo. In breve, il progetto che il manager italo-canadese ha svelato due giorni fa ad Auburn Hills, quartier generale della Chrysler, contempla quanto segue. Tra l’esercizio corrente e il 2018 Fca si prevede di vendere 7 milioni di auto, contro i 4,4 milioni dello scorso anno. Il debito, alla fine del piano, è previsto in discesa tra i 500 milioni e il miliardo di euro. Gli investimenti nell’arco di piano saranno pari a oltre 50 miliardi, ovvero superiori alle attese della vigilia. Di quella cifra, 5 miliardi andranno all’Alfa Romeo, possibile perno del rilancio in Europa, che da semplice marchio diventerà una società autonoma, e 2 miliardi alla sola Maserati. Forse prevedendo reazioni contrastanti, quanto meno dai mercati, il presidente del gruppo John Elkann e Marchionne hanno spedito ieri una lettera aperta ai propri dipendenti. «Questo è un piano coraggioso e di rottura, è un piano che parla di impegno e di ambizione per Fiat Chrysler Automobiles nel mondo», si legge nella missiva. «Il 6 maggio 2014 rimarrà una data importante perché, per Fiat Chrysler Automobiles e per tutti noi, rappresenta l’inizio di uno di quei salti evolutivi». E ancora: «E’ stata una giornata che abbiamo atteso per lungo tempo, fin da quando il sogno di integrazione tra Fiat e Chrysler ha iniziato a prendere corpo cinque anni fa». Perché «ci sono dei momenti nella vita di un individuo, come in quella di un’organizzazione, in cui si compiono dei salti evolutivi. Sono i momenti più importanti, perché ti spingono ad adottare una prospettiva diversa su te stesso e sul tuo futuro, ti danno la forza per cambiare in modo radicale la tua vita e per migliorarla». Infine, non manca la metafora con cui Marchionne ha presentato a Detroit tutto il proprio lavoro. «Il piano quinquennale disegnato per Fca non rappresenta semplicemente un nuovo capitolo», ribadiscono Elkann e l’ad. «Quella che abbiamo appena aperto è la prima pagina di un libro completamente nuovo. Per la prima volta ci siamo presentati al mondo non come due grandi aziende che condividono una partnership. Ci siamo presentati come un’entità unica, come il settimo costruttore del mondo, con un team di leader unito, con ambizioni e obiettivi comuni. Ci siamo presentati come un’organizzazione globale fatta di 300mila persone che credono in un progetto di valore e intendono dare il meglio di sé stessi per realizzarlo». Una seduta a distanza di mental coaching di massa, insomma.

Ansaldo Energia, il 40% va ai cinesi


Questa mattina, a Genova, il presidente del Consiglio Matteo Renzi assisterà a una cerimonia organizzata per la firma di una partnership internazionale da parte di Ansaldo Energia. Lo ha riportato, ieri attorno all’ora di cena, una nota emessa da Palazzo Chigi, relativa proprio gli appuntamenti previsti per la giornata di oggi. Ovviamente, la contestuale convocazione di una conferenza stampa da parte del Fondo Strategico italiano, attuale controllante dell’azienda ligure con l’84,55%, ha innescato la curiosità dei media. Alla fine, l’arcano è stato svelato da Radiocor: la partnership consiste nell’acquisto del 40% di Ansaldo Energia da parte del colosso cinese Shanghai Electric, che nell’esercizio passato ha segnato ricavi equivalenti a 9 miliardi di euro. Il gruppo orientale, a meno di altre ipotesi come un aumento di capitale, rileverà dunque parte della quota del Fsi, che da fine 2013 detiene oltre l’85%, mentre non è chiaro cosa succedera al restante pacchetto di azioni, in mano all’ex azionista di maggioranza, Finmeccanica. I termini della transazione, al momento, non sono comunque stati resi noti. Finmeccanica, ieri, ha pagato in Borsa la trimestrale certo non all’altezza delle attese, con un -7,49% e chiusura a 6,05 euro. Da gennaio a marzo, il colosso semi-statale ha visto una perdita di 12 milioni di euro e un Ebitda pari a 153 milioni, peggio delle attese che lo volevano a 170 milioni.

Tre giorni di festa a Manzolino Il Pd propone musica e politica


CASTELFRANCO – Piazza Santa Clelia Barbieri ospiterà, da domani a domenica, la tre giorni della Festa Pd di Manzolino. Musica, gastronomia e politica in programma. Nella serata di apertura, domani dalle 21 verranno affrontati i temi della green economy in rapporto ai progetti locali con il senatore Pd Stefano Vaccari e il candidato sindaco Stefano Reggianini. Sabato, invece, dalle 19.30, si parlerà di Europa e politiche agricole con il consigliere regionale Pd Luciano Vecchi, il presidente di Cia Modena Cristiano Fini e l’esperta in fondi comunitari europei Elisa Bottazzi. «Questa è la grande novità che il 2014 porta nella frazione di Manzolino – spiega il segretario del Circolo locale, Matteo Silvestri-. Concerti, proiezioni cinematografiche, gnocco fritto e soprattutto un po’ di politica faccia a faccia. Il Pd – forte della presenza dei tre candidati nella lista del Pd a sostegno di Reggianini Giampiero Po, Miriam Ratti e Matteo Silvestri, rappresentanti del territorio manzolinese – con questa iniziativa, cerca di portare in piazza tutta la comunità frazionale. Lo scopo è quello di ricreare, intorno alla politica, quel legame tra persone che porterà la nostra comunità a crescere insieme grazie alla condivisione dei progetti per il futuro. Le iniziative che porteranno a Manzolino, oltre a Reggianini, il senatore Stefano Vaccari e il consigliere regionale Luciano Vecchi riguarderanno nello specifico le tematiche ambientali, gli “investimenti verdi”, i progetti della coalizione di centrosinistra sullo sviluppo economico del nostro territorio valorizzando le nostre eccellenze (Oasi Faunistica e Villa Sorra) ed infine Europa ed investimenti comunitari in ambito agricolo. I volontari del Circolo del Pd di Manzolino invitano la cittadinanza tutta a partecipare nella speranza di condividere insieme ore di vera serenità, conoscenza reciproca e condivisione reale sui progetti futuri». Il programma di questa e delle prossime iniziative del Pd di Castelfranco Emilia è consultabile su www.pdcastelfranco.it.

Gidari: «Mai con Modena meglio con San Cesario»


CASTELFRANCO – Meglio un’unione con la vicina San Cesario che con Modena. Con il capoluogo infatti, Castelfranco diventerebbe periferia dell’intero territorio. Lo sostiene il candidato sindaco del centrodestra, Antonio Gidari. «La Regione ci impone di associarci – spiega Gidari -, ma noi dobbiamo trovare il modo intelligente di farlo. E questo esclude in maniera decisa la possibilità di diventare un quartiere di Modena, con un’unione che preveda il capoluogo come capofila. La soluzione migliore sarebbe trovare un modo di fare la fusione con San Cesario sul Panaro, per arrivare al Comune unico. E poi trovare l’accordo con l’Unione del Sorbara per associarsi a sei, con realtà territoriali simili, con problematiche simili, e dove non c’è un Comune che sovrasta decisamente gli altri come numero di abitanti, e problematiche, come accadrebbe se di questa unione facesse parte Modena». Per questo motivo il candidato sindaco per Castelfranco Emilia alle prossime elezioni amministrative dice sì all’unione a sei, e no a quella a sette «in maniera decisa, e senza distinguo di sorta». In più l’esponente di centrodestra spiega che la sua coalizione «ha come obiettivo consentire che questa unione sia un effettivo motivo di risparmio, di efficienza per i Comuni, sfruttando economie di scala su area vasta, e non un moltiplicatore di incarichi».

«Ospedale da salvare» Ncd in campo


VIGNOLA – Il responsabile nazionale del Nuovo Centrodestra, Filippo Berselli informa che oggi, dalle 10 alle 12, sarà insieme ai candidati di Ncd per il Comune di Vignola, davanti alla Ausl di Modena per manifestare con cartelli e bandiere chiedendo che l’ospedale cittadino non venga depotenziato. Con Berselli ci saranno i consiglieri provinciali, Bruno Rinaldi e Luca Ghelfi. La questione è nota: diversi mesi fa il responsabile sanitario in Regione, Tiziano Carradori annunciò la trasformazione di alcuni ospedali in “ospedali di comunità”, ovvero il ridimensionamento di alcuni nosocomi in un’ottica di razionalizzazione delle spese e dei servizi al cittadino. Tra questi ci sarebbe appunto quello di Vignola.

«In difesa della politica» con Smeraldi


VIGNOLA – Domani alle 21 al Cantelli sarà presentato il volume In difesa della politica di Matthew Flinders (Il Mulino). Interverranno il curatore dell’edizione italiana e professore associato di Scienza politica all’Università di Bologna Gianfranco Baldini, e il candidato sindaco delle liste civiche vignolesi Mauro Smeraldi, moderati dal sociologo e blogger Andrea Paltrinieri. «Il libro di Flinders è un ottimo punto di partenza per riflettere sull’attuale crisi della democrazia rappresentativa – spiegano gli organizzatori -, e sui difficili rapporti tra democrazia e cittadini». Le liste civiche organizzano questo incontro per riflettere assieme ai vignolesi su questi importanti principi; le liste non accettano di essere ridotte ad agenti dell’antipolitica, ma hanno l’obiettivo di ricucire lo strappo tra cittadini-elettori e partiti.

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