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Università-Octagona, intesa per l’internazionalizzaione


    Programmi di ricerca, seminari, tirocini formativi. Sono questi i punti cardine dell’accordo di collaborazione stipulato tra il Dipartimento di Economia ‘Marco Biagi’ dell’Università di Modena e Reggio e la società carpigiana Octagona, specializzata nell’affiancamento alle imprese che mirano allo sviluppo sui mercati internazionali. L’intesa, di durata triennale, ha ad oggetto, appunto, l’internazionalizzazione. Un progetto rivolto ai giovani e a dare loro il know-how manageriale necessario per le strategia di globalizzazione delle aziende. Un fenomeno, quello dei rapporti con l’estero, che interessa sempre più imprese, anche di piccole dimensioni, per cui i mercati stranieri rappresentano ormai una necessità. «La crescente complessità del processo di internazionalizzazione delle imprese – osserva il professor Tiziano Bursi, presidente del corso di laurea magistrale di Management internazionale – impegna l’università ad arricchire i contenuti dei percorsi formativi proposti in aula e a coinvolgere i soggetti esterni che realizzano l’internazionalizzazione». Attiva in Nord America, Brasile, Europa orientale, Russia e Cina, Octagona offrirà stage presso le sue sedi o quelle delle imprese con cui collabora sia in Italia che all’estero e anche supporto a progetti di tesi che vertano su problematiche relative all’internazionalizzazione.

    Democenter sforna la prima centrale a biomasse da casa


      Non solo pannelli fotovoltaici. Ora c’è pure la centrale a biomasse su scala condominiale tra le modalità di auto-produzione di energia per case e aziende agricole. L’innovativo impianto ha un’impronta modenese e sarà presentato domani, nel corso del primo Open Day sulla gassificazione, in programma al Dipartimento di Ingegneria ‘Enzo Ferrari’ dell’Università. Realizzato dal laboratorio d’ateneo BeeLab e dalla società Bioboost in collaborazione con la fondazione Democenter-Sipe, il mini-gassificatore è alimentato con biomassa legnosa e, nella sua taglia maggiore, è in grado di produrre fino a 20 kilowatt. Il costo si aggira intorno ai 30mila euro: cifra che – secondo gli esperti – può essere ammortizzata con l’energia prodotta nell’arco di 5 o 6 anni, facendo funzionare l’impianto in media 8 ore al giorno. Oltre alle abitazioni, la centrale in miniatura è pensata per le aziende agricole, che potranno utilizzare gli scarti delle coltivazioni e beneficiare di larghi risparmi sulle bollette energetiche. La presentazione di venerdì si concluderà con una prova pratica dell’impianto, che alimenterà una rete elettrica: saranno illustrati il metodo di accensione del sistema e le manutenzioni ordinarie necessarie per il funzionamento di quest’ultimo.

      Affitti calmierati per famiglie in difficoltà


        Confsal e Cupla firmano il protocollo dell’Agenzia casa

        Ci sono modenesi che quando si parla di affitti appartengono ad una sorta di zona grigia: non così povere per un alloggio popolare, non abbastanza ricche per permettersi un canone medio. In quest’ottica 323 famiglie modenesi hanno trovato risposta nel servizio di Agenzia casa che mette a disposizione negli ultimi mesi alloggi sfitti ad un prezzo calmierato. E recentemente sono stati 47 i nuovi appartamenti inclusi nel programma da nuovi proprietari (24 da privati, 23 dalla Cassa nazionale di previdenza), al fronte di 400 domande in stand by. Ieri mattina, il protocollo, di cui fanno parte già le organizzazioni sindacali confederali, degli inquilini e degli anziani, è stato sottoscritto anche dal Coordinamento unitario dei pensionati del lavoratoro autonomo (Cupla), dalla Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori (Confsal) e dalla Federazione Confsal. Per tutti gli alloggi dati in locazione, l’amministrazione garantisce il pagamento dell’affitto e delle spese condominiali, il rilascio dell’immobile alla scadenza in caso di necessità e la riconsegna nelle stesse condizioni. Il nucleo familiare può usufruire dell’appartamento per tre anni rinnovabili per altri due. Possono accedere al servizio coppie e single con un reddito che a livello familiare sia pari al doppio dell’importo del canone (la soglia minima è pari a circa 800 euro). Uil, Cgil, Cisl e Confsal, presenti al tavolo della firma con l’assessore Francesca Maletti, sono stati concordi nel dare maggiore visibilità allo strumento, considerato «una risposta concreta ad un panorama sociale profondamente segnato da licenziamenti, cassa integrazione e difficoltà ormai insostenibili».

        Paura in centro storico


          L’allarme dato dai passanti

          Brevi


            Celloni e l’odg sul parcheggio smart Il consigliere Sergio Celloni di ‘Insieme per Cambiare – Insieme per Modena’ ha depositato ieri un odg in cui chiede al Comune di attivarsi per rendere possibile il pagamento della sosta grazie ai cellulari. Il modello indicato nel documento è quello di Bologna dove, da lunedì prossimo, il parcheggio nelle strisce blu si pagherà grazie ad un’app. «Noi chiediamo che anche Modena vada in questa direzione, visti i danni che l’ampliamento della zona a pagamento sta arrecando al centro storiico e le multe che fioccano e ingrossano le tasche di Modena Parcheggi, ci pare il minimo». Porta Aperta compie 35 anni Porta Aperta compie 35 anni e per festeggiarli si terrà sabato, nell’Auditorium del Centro Famiglia di Nazareth, il convegno ‘Ai poveri è annunciato il Vangelo’. Il centro di accoglienza promosso dalla Caritas diocesana modenese opera dal 1978 sul nostro territorio occupandosi di promozione sociale, servizi alla persona e prevenzione del disagio e gravi forme di emarginazione. Il convegno si aprirà con la riflessione di Mons. Antonio Lanfranchi sui cambiamenti e sul ruolo nella realtà ecclesiale degli organismi caritativi. A Modena si celebra il Giorno della Libertà Sabato la nostra città celebrerà il Giorno della Libertà con Amnesty International in Galleria Europa, dove si trova una porzione del Muro di Berlino. Alle 16.30 si terrà una tavola rotonda sulla situazione dei diritti umani in Europa a cui parteciperanno Ivana Palandri, docente di Diritto internazionale all’Unimore; Fausto Giannelli, avvocato di Giuristi Democratici; e Fernando Vasco Chironda per la sezione italiana di Amnesty International.

            Fuga di gas in corso Duomo Strada transennata fino a sera


              Il tecnico: «Intervento molto delicato vista la posizione»

              I commercianti asserragliati dentro i negozi. I pedoni allontanati in tutta fretta. E’ stato un inizio di giornata tumultuoso quello di ieri in corso Duomo. Intorno alle 8.30, alcuni passanti hanno iniziato ad avvertire una forte puzza di gas. Un odore che si è fatto di minuto in minuto più forte. Immediata la chiamata alla Municipale ed Hera che, nel giro di pochi minuti, hanno mandato agenti e tecnici sul posto. Con loro anche i vigili del fuoco per intervenire in caso di emergenza. Già alle 9 la strada era transennata e il passaggio vietato a chiunque. Scongiurato che la perdita provenisse da uno degli esercizi commerciali, i negozianti sono stati comunque invitati a rimanere dentro i locali, mentre i tecnici Hera si sono subito attivati con i rilevatori per individuare la fuga di gas. «Corso Duomo è un punto molto delicato della città – spiega Luca Gaddi, tecnico Hera arrivato per primo sul luogo della segnalazione – E’ stato necessario intervenire prontamente perché, oltre a trovarci in pieno centro storico, sono molti sulla strada i punti di innesto che potevano determinare un incidente, su tutti un possibile mozzicone di sigaretta buttato sul marciapiede, o le scintille dei cavi del tram». E per trovare la sacca di gas nel sottosuolo la prima cosa da fare è stata quella di effettuare dei piccoli fori nell’asfalto. «In questo modo – continua Gaddi – abbiamo potuto misurare i valori del gas e avvicinarci all’origine della fuoriuscita». Le rilevazioni hanno permesso ai tecnici di intervenire proprio sotto l’Arcivescovado in corrispondenza dei portici. «A creare qualche problema nel trovare il punto esatto del danno – spiega ancora Gaddi – è stata la presenza in corso Duomo di alcune buche ricoperte recentemente con del materiale poroso che, spesso, tende a captare il gas anche a molti metri di distanza dall’effettiva origine». L’operato dei tecnici si è concluso alle 17.15, dopo una giornata di lavoro ininterrotto. Nello specifico, fanno sapere da Hera, il guasto riguardava un allacciamento. nVincenzo Malara

              Parmigiano, il Consorzio ha 80 anni


              Anticipando di qualche settimana la ricorrenza ufficiale, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha avviato ieri in un luogo simbolo come il Cibus 2014 le manifestazioni per i propri ottant’anni. Era il 26 luglio 1934, infatti, quando i produttori del re dei formaggi fondarono il Consorzio Volontario interprovinciale Grana tipico. Nacque allora, per differenziare il prodotto da altri grana del Nord Italia, il famoso marchio a fuoco che contraddistingue ogni forma della Dop, e che nel 1964 sarebbe stato completato dai famosi puntini. «La nascita del Consorzio ottant’anni fa», ha ricordato ieri mattina l’attuale presidente Giuseppe Alai, «rappresentò realmente un fatto straordinario, perché sancì l’unione di migliaia di piccoli e piccolissimi allevatori e di centinaia di micro-imprese di trasformazione artigianale. E, al tempo stesso, legò ancor più indissolubilmente il nostro formaggio a quel territorio (le province di Parma, Reggio Emilia, Modena e parte delle province di Mantova e Bologna) in cui aveva avuto origine attorno all’11esimo secolo grazie ai monaci benedettini». Già nel 1612, del resto, il duca Ranuccio I Farnese aveva ufficializzato la denominazione del Formaggio di Parma, per tutelare la specialità lattiero-casearia locali dai prodotti del piacentino e del lodigiano. Nel 1934, come ha spiegato ancora Alai, è invece iniziata «la costruzione di un sistema che oggi vale quasi 2 miliardi di euro (valore al consumo 2013, senza considerare l’indotto, ndr), assicura reddito e lavoro a oltre 20mila operatori, ha consentito di mantenere vive attività economiche, relazioni e servizi in decine di piccole comunità locali e in aree svantaggiate ed è uno dei grandi simboli del made in Italy nel mondo». L’incontro celebrativo di ieri a Cibus è stato condotto da Fede e Tinto della trasmissione Decanter di Radio2. Alai, affiancato dal presidente onorario del Consorzio, l’avvocato Giampaolo Mora, ha anche annunciato alcune delle iniziative che saranno sviluppate per le ottanta candeline. Fra queste spicca l’Arca dei ricordi: un progetto attraverso il quale saranno raccolti immagini, documenti e altre testimonianze presenti negli archivi dei caseifici o negli armadi delle famiglie dei produttori o consumatori, materiale tutto relativo al mondo del Parmigiano Reggiano dal 1934 a oggi.

              Enti&associazioni


              Momenti decisivi per il mondo mutualistico

              Legacoop, è il giorno di Lusetti


              L’ad di Nordiconad in Direzione da supercandidato Per la presidenza serve la maggioranza dei presenti

              Malati di Sla in presidio davanti al Tesoro: «Senza fondi si muore»


              Decine di malati di Sla si sono ritrovati ieri a protestare di fronte al ministero dell’Economia. Obiettivo: ottenere lo sblocco del fondo da 350 milioni per la disabilità, attualmente fermo, e il suo rifinanziamento per l’anno prossimo. Un fondo che riguarda tutti i 3 milioni di disabili italiani. Per il momento, infatti, sono previsti solo tre milioni e mezzo di euro. A promuovere l’iniziativa è stato il Comitato 16 novembre, associazione che da anni si batte per i diritti di chi è affetto da Sla. «Porterò al ministero – denuncia la vicepresidente Mariangela Lamanna – un comunicato stampa a firma di tre sottosegretari, nel quale c’erano degli impegni precisi sette mesi fa. Non è stato fatto nulla. Non è accettabile essere costretti a fare un presidio ogni sei mesi. Ogni volta muoviamo persone da tutta Italia. Il nostro segretario ha affrontato l’ennesimo viaggio in nave, non è uno scherzo. Ci vuole poco per fermare un presidio e convocare i vertici dell’associazione». La presidente, Laura Flamini, ha raggiunto il presidio in ambulanza, su un lettino. Tanti i dimostanti in carrozzina, molti con la maglietta ‘Non ho più voglia di morire’. «Nell’ultimo presidio il 23 ottobre scorso è morto Raffaele Pennacchio, nostro consigliere direttivo, dopo aver trascorso 36 ore in carrozzina, passando una notte all’addiaccio sotto il Mef, perché nessuno in questo palazzo si era degnato di riceverci». Dopo una notte di attesa, alla fine l’incontro era arrivato. Ed era stato proprio in quell’incontro che l’associazione aveva incassato dal governo gli impegni che, denuncia ora, non sono stati mantenuti. Pennacchio era soddisfatto di quella giornata, ma la fatica lo aveva tradito. Rientrato in albergo, quella sera si era accasciato ed era morto. Per i malati di Sla, «se le cose non cambiano significa che non abbiamo i soldi per pagare l’assistenza e che chi è soggetto a crisi respiratorie, se non può pagare, si lascia morire». Il governo ha fatto sapere che convocherà entro 45 giorni il tavolo interministeriale con la partecipazione delle Regioni e aperto a tutte le associazioni per la definizione di un piano nazionale sulla non autosufficienza.

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