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Delitto Titti


    Dopo la condanna a 20 anni

    Chiesto il carcere per Ivan Forte


      E’ libero per un errore burocratico

      La Procura di Reggio Emilia ha chiesto una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Ivan Forte, il camionista 27enne che nell’aprile del 2012 uccise, strangolandola, la compagna Tiziana Olivieri, ‘Titti’ per gli amici, e poi appiccò l’incendio nella camera da letto per cercare di sviare le indagini e simulare un incidente. Forte, reoconfesso, venne scarcerato dopo circa un anno di galera a causa di un errore burocratico. Così il 27enne ha potuto assistere da uomo libero al processo in cui era imputato di omicidio, occultamento di cadavere e incendio, processo che si è chiuso lunedì scorso con una condanna a 20 anni. Contestualmente alla richiesta di condanna, la pm Valentina Salvi non aveva chiesto la carcerazione dell’uomo, facendo indignare famigliari e amici di Titti. Ora trapela la notizia che la stessa pm ha depositato nei giorni scorsi la richiesta, probabilmente motivandola con il pericolo di fuga. La decisione spetta ora al gip, che potrebbe pronunciarsi già oggi. Intanto la madre di Tiziana, Rosella Carlini, è stata intervistata su Canale5 insieme all’avvocato di parte civile Barbara Tassi. Sin da subito dopo il pronunciamento del gup del Tribunale di Reggio Emilia, la donna si è detta delusa dalla giustizia e ha parlato di condanna mite. Tanta rabbia e delusione anche tra gli amici di Tiziana, che hanno formato un comitato per chiedere giustizia (‘Uniti per Titti’) e presenti come sempre all’esterno del Tribunale di Reggio Emilia. nDaniele Franda

      La app che ti paga se fai spesa


        Si chiama T-Frutta e a Modena è testata in vista del lancio nazionale

        Innovazione


          Tra start up, progetti e partnership

          Università-Octagona, intesa per l’internazionalizzaione


            Programmi di ricerca, seminari, tirocini formativi. Sono questi i punti cardine dell’accordo di collaborazione stipulato tra il Dipartimento di Economia ‘Marco Biagi’ dell’Università di Modena e Reggio e la società carpigiana Octagona, specializzata nell’affiancamento alle imprese che mirano allo sviluppo sui mercati internazionali. L’intesa, di durata triennale, ha ad oggetto, appunto, l’internazionalizzazione. Un progetto rivolto ai giovani e a dare loro il know-how manageriale necessario per le strategia di globalizzazione delle aziende. Un fenomeno, quello dei rapporti con l’estero, che interessa sempre più imprese, anche di piccole dimensioni, per cui i mercati stranieri rappresentano ormai una necessità. «La crescente complessità del processo di internazionalizzazione delle imprese – osserva il professor Tiziano Bursi, presidente del corso di laurea magistrale di Management internazionale – impegna l’università ad arricchire i contenuti dei percorsi formativi proposti in aula e a coinvolgere i soggetti esterni che realizzano l’internazionalizzazione». Attiva in Nord America, Brasile, Europa orientale, Russia e Cina, Octagona offrirà stage presso le sue sedi o quelle delle imprese con cui collabora sia in Italia che all’estero e anche supporto a progetti di tesi che vertano su problematiche relative all’internazionalizzazione.

            Democenter sforna la prima centrale a biomasse da casa


              Non solo pannelli fotovoltaici. Ora c’è pure la centrale a biomasse su scala condominiale tra le modalità di auto-produzione di energia per case e aziende agricole. L’innovativo impianto ha un’impronta modenese e sarà presentato domani, nel corso del primo Open Day sulla gassificazione, in programma al Dipartimento di Ingegneria ‘Enzo Ferrari’ dell’Università. Realizzato dal laboratorio d’ateneo BeeLab e dalla società Bioboost in collaborazione con la fondazione Democenter-Sipe, il mini-gassificatore è alimentato con biomassa legnosa e, nella sua taglia maggiore, è in grado di produrre fino a 20 kilowatt. Il costo si aggira intorno ai 30mila euro: cifra che – secondo gli esperti – può essere ammortizzata con l’energia prodotta nell’arco di 5 o 6 anni, facendo funzionare l’impianto in media 8 ore al giorno. Oltre alle abitazioni, la centrale in miniatura è pensata per le aziende agricole, che potranno utilizzare gli scarti delle coltivazioni e beneficiare di larghi risparmi sulle bollette energetiche. La presentazione di venerdì si concluderà con una prova pratica dell’impianto, che alimenterà una rete elettrica: saranno illustrati il metodo di accensione del sistema e le manutenzioni ordinarie necessarie per il funzionamento di quest’ultimo.

              Affitti calmierati per famiglie in difficoltà


                Confsal e Cupla firmano il protocollo dell’Agenzia casa

                Ci sono modenesi che quando si parla di affitti appartengono ad una sorta di zona grigia: non così povere per un alloggio popolare, non abbastanza ricche per permettersi un canone medio. In quest’ottica 323 famiglie modenesi hanno trovato risposta nel servizio di Agenzia casa che mette a disposizione negli ultimi mesi alloggi sfitti ad un prezzo calmierato. E recentemente sono stati 47 i nuovi appartamenti inclusi nel programma da nuovi proprietari (24 da privati, 23 dalla Cassa nazionale di previdenza), al fronte di 400 domande in stand by. Ieri mattina, il protocollo, di cui fanno parte già le organizzazioni sindacali confederali, degli inquilini e degli anziani, è stato sottoscritto anche dal Coordinamento unitario dei pensionati del lavoratoro autonomo (Cupla), dalla Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori (Confsal) e dalla Federazione Confsal. Per tutti gli alloggi dati in locazione, l’amministrazione garantisce il pagamento dell’affitto e delle spese condominiali, il rilascio dell’immobile alla scadenza in caso di necessità e la riconsegna nelle stesse condizioni. Il nucleo familiare può usufruire dell’appartamento per tre anni rinnovabili per altri due. Possono accedere al servizio coppie e single con un reddito che a livello familiare sia pari al doppio dell’importo del canone (la soglia minima è pari a circa 800 euro). Uil, Cgil, Cisl e Confsal, presenti al tavolo della firma con l’assessore Francesca Maletti, sono stati concordi nel dare maggiore visibilità allo strumento, considerato «una risposta concreta ad un panorama sociale profondamente segnato da licenziamenti, cassa integrazione e difficoltà ormai insostenibili».

                Paura in centro storico


                  L’allarme dato dai passanti

                  Brevi


                    Celloni e l’odg sul parcheggio smart Il consigliere Sergio Celloni di ‘Insieme per Cambiare – Insieme per Modena’ ha depositato ieri un odg in cui chiede al Comune di attivarsi per rendere possibile il pagamento della sosta grazie ai cellulari. Il modello indicato nel documento è quello di Bologna dove, da lunedì prossimo, il parcheggio nelle strisce blu si pagherà grazie ad un’app. «Noi chiediamo che anche Modena vada in questa direzione, visti i danni che l’ampliamento della zona a pagamento sta arrecando al centro storiico e le multe che fioccano e ingrossano le tasche di Modena Parcheggi, ci pare il minimo». Porta Aperta compie 35 anni Porta Aperta compie 35 anni e per festeggiarli si terrà sabato, nell’Auditorium del Centro Famiglia di Nazareth, il convegno ‘Ai poveri è annunciato il Vangelo’. Il centro di accoglienza promosso dalla Caritas diocesana modenese opera dal 1978 sul nostro territorio occupandosi di promozione sociale, servizi alla persona e prevenzione del disagio e gravi forme di emarginazione. Il convegno si aprirà con la riflessione di Mons. Antonio Lanfranchi sui cambiamenti e sul ruolo nella realtà ecclesiale degli organismi caritativi. A Modena si celebra il Giorno della Libertà Sabato la nostra città celebrerà il Giorno della Libertà con Amnesty International in Galleria Europa, dove si trova una porzione del Muro di Berlino. Alle 16.30 si terrà una tavola rotonda sulla situazione dei diritti umani in Europa a cui parteciperanno Ivana Palandri, docente di Diritto internazionale all’Unimore; Fausto Giannelli, avvocato di Giuristi Democratici; e Fernando Vasco Chironda per la sezione italiana di Amnesty International.

                    Fuga di gas in corso Duomo Strada transennata fino a sera


                      Il tecnico: «Intervento molto delicato vista la posizione»

                      I commercianti asserragliati dentro i negozi. I pedoni allontanati in tutta fretta. E’ stato un inizio di giornata tumultuoso quello di ieri in corso Duomo. Intorno alle 8.30, alcuni passanti hanno iniziato ad avvertire una forte puzza di gas. Un odore che si è fatto di minuto in minuto più forte. Immediata la chiamata alla Municipale ed Hera che, nel giro di pochi minuti, hanno mandato agenti e tecnici sul posto. Con loro anche i vigili del fuoco per intervenire in caso di emergenza. Già alle 9 la strada era transennata e il passaggio vietato a chiunque. Scongiurato che la perdita provenisse da uno degli esercizi commerciali, i negozianti sono stati comunque invitati a rimanere dentro i locali, mentre i tecnici Hera si sono subito attivati con i rilevatori per individuare la fuga di gas. «Corso Duomo è un punto molto delicato della città – spiega Luca Gaddi, tecnico Hera arrivato per primo sul luogo della segnalazione – E’ stato necessario intervenire prontamente perché, oltre a trovarci in pieno centro storico, sono molti sulla strada i punti di innesto che potevano determinare un incidente, su tutti un possibile mozzicone di sigaretta buttato sul marciapiede, o le scintille dei cavi del tram». E per trovare la sacca di gas nel sottosuolo la prima cosa da fare è stata quella di effettuare dei piccoli fori nell’asfalto. «In questo modo – continua Gaddi – abbiamo potuto misurare i valori del gas e avvicinarci all’origine della fuoriuscita». Le rilevazioni hanno permesso ai tecnici di intervenire proprio sotto l’Arcivescovado in corrispondenza dei portici. «A creare qualche problema nel trovare il punto esatto del danno – spiega ancora Gaddi – è stata la presenza in corso Duomo di alcune buche ricoperte recentemente con del materiale poroso che, spesso, tende a captare il gas anche a molti metri di distanza dall’effettiva origine». L’operato dei tecnici si è concluso alle 17.15, dopo una giornata di lavoro ininterrotto. Nello specifico, fanno sapere da Hera, il guasto riguardava un allacciamento. nVincenzo Malara

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