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Parte la campagna ‘La Coop sei ancora tu?’


    L’integrativo Coop Estense è un miraggio. Anzi, un fantasma che s appare e scompare ormai da tempo. Le trattative per il suo rinnovo sono ferme al palo, dopo che in estate sindacati e azienda hanno rotto le trattative per l’ennesima volta. Sulla mancata firma è nata la campagna di sensibilizzazione dei sindacati ‘La Coop sei ancora tu?’ che si sta svolgendo in queste settimane con volantinaggi nelle assemblee dei soci del colosso di via Virgilio e davanti a tutti i punti vendita delle provincie di Modena e Ferrara, per rivendicare il contratto integrativo aziendale disdettato unilateralmente dall’azienda il 1° maggio 2012. L’iniziativa sarà illustrata domani alle 10.30 durante una conferenza al centro commerciale I Portali, dove saranno denunciate le ricadute su salario e condizioni di lavoro legate all’assenza del contratto, a cui si sommano gli effetti della liberalizzazione degli orari commerciali che costringe al lavoro domenicale ormai tutti i dipendenti e impedisce una ‘normale’ gestione personale e familiare.

    Va in escandescenze: paura ai Servizi sociali


      Episodio choc ieri mattina agli sportelli dei Servizi sociali di via Rocca, dove un uomo è andato in escandescenze mettendosi anche a tirare sedie, con comprensibile terrore dei dipendenti. La fotografia è di piena situazione di crisi per quest’uomo che, a quanto trapelato, deve fare i conti con uno sfratto. Di qui la disperazione nonostante che dai Servizi abbia già ricevuto, a quanto dicono gli uffici, aiuti per migliaia di euro tra borse lavoro e buoni spesa. Fatto sta che ieri mattina per calmarlo sono dovuti intervenire carabinieri e polizia Municipale. Alla fine si è quietato, senza rendere necessari provvedimenti. Il fatto però riporta prepotentemente l’attenzione sull’emergenza lavoro che sta vivendo Sassuolo, che porta in alcuni casi anche a situazioni di conflitto con conseguenze per gli stessi uffici: non di rado la gente viene qui sperando l’insperabile e scaricando sui dipendenti la propria disperazione. Una dinamica vera a tal punto che da aver richiesto negli uffici il posizionamento di apposite barriere protettive per i dipendenti, che anche ieri dunque si sono rivelate particolarmente preziose. «E’ un episodio molto grave – commenta l’assessore al Sociale Giorgio Barbieri – ma purtroppo non nuovo nel contesto che si è venuto a creare. Le persone vivono un momento di estrema difficoltà affrontandolo in maniera molto diversa: c’è chi capisce fin dove possono arrivare i Comuni e cerca di arrangiarsi e chi invece si sfoga con chi non ha colpa di nulla». Giusto martedì l’assessorato aveva diffuso i nuovi allarmanti dati sulla crisi. A ottobre sono state 837 le richieste effettuate, erano 627 a settembre e solamente 373 ad agosto. Un trend di crescita che, naturalmente, si rispecchia anche nel numero di utenti: sono stati 770 i residenti che nel mese di ottobre si sono recati agli sportelli di via Rocca, erano stati 536 a Settembre e 322 ad Agosto. Altro dato significativo è la nazionalità di chi si reca ai Servizi per chiedere un aiuto. Per la prima volta in assoluto, infatti, il numero dei cittadini di origine straniera supera quello dei cittadini italiani: 426 contro 334.

      Fiorano e Maranello: un abisso sulla trasparenza


        Il Ministero plaude al sito della prima amministrazione e boccia la seconda

        Due fotografie molto distanti pur essendo vicinissimi territorialmente. Fiorano e Maranello ricevono un giudizio molto diverso in quanto a trasparenza sul sito del Governo, con plauso all’uno e criticità evidenziate per l’altro. Il sito internet del Comune di Fiorano ha superato a pieni voti l’esame della trasparenza attraverso il verificatore del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione: 65/65 è il risultato che si determina inserendo l’indirizzo fiorano.it nell’apposito spazio e facendo partire la verifica sul sito http://www.magellanopa.it/bussola/. Lo strumento, aperto e fruibile da tutti i cittadini, serve proprio a verificare la presenza nei siti istituzionali, di enti di vario livello, di tutte le informazioni che la normativa prevede in fatto di trasparenza: dalla corretta pubblicazione di bandi e delibere ai curriculum e stipendi dei pubblici amministratori. Interessato è in particolare il Portale della trasparenza dei siti comunali, ma verifiche vengono fatte dal sistema anche sulla correttezza della homepage e di altre pagine. «I dati sono sempre stati presenti sul sito del Comune di Fiorano – ha osservato l’assessore alla comunicazione e alla informatizzazione Alessandro Borghetti – ma recentemente ci siamo accorti che per questioni puramente tecniche alcune delle pagine non venivano rilevate correttamente dal verificatore. Abbiamo quindi provveduto, grazie al lavoro del nostro gruppo web, a risolvere queste difficoltà di lettura da parte del sistema e ora abbiamo avuto la conferma che il verificatore del Ministero riconosce la totalità delle nostre pagine come correttamente impostate e pubblicate. Per noi è motivo di orgoglio poter confermare che l’amministrazione, attraverso la sua vetrina che è costituita dal sito comunale, è completamente trasparente». Ben diverso il caso di Maranello, unico Comune del distretto ceramico a non pubblicare tuttora le determine dirigenziali ma solo un elenco. Anche per questo nella rilevazione del Ministero si è ritrovato al 61° posto su una graduatoria di 65. Un caso già denunciato a inizio ottobre dalla lista civica Per Maranello, parlando di «un risultato impietoso». «Dopo questa brutta figura – incalzo la lista – serve un’inversione di tendenza: la giunta inizi a raccogliere le tante nostre proposte finalizzate a trasformare il nostro Comune in un palazzo di vetro, anche utilizzando le potenzialità del web». Chissà che anche l’esempio di Fiorano non contribuisca a cambiare qualcosa.

        Telefonia, il Comune deve rivedere i canoni


          Troppo alti rispetto al privato

          SASSUOLO – Il caso Wind, con l’intesa trovata sullo spostamento del traliccio da via Emilia-Romagna a via Valle d’Aosta di cui abbiamo detto ieri, è lo spunto a Sassuolo per una riflessione più ampia sui canoni di concessione per le compagnie. Wind, lo ricordiamo, ha accettato di rinunciare all’impianto che sarebbe sorto nelle vicinanze di un bene architettonico come la Palazzina della Casiglia dietro concessione, per il primo quadriennio, di un affitto ridotto a 5mila euro annui. Cifra di molto inferiore a quanto viene attualmente chiesto agli altri operatori, su cui comunque il Comune, in uno scenario di mercato profondamente cambiato, ha deciso di intervenire. Nella stessa delibera del 29 ottobre che sottoscrive l’accordo con Wind infatti, si sottolinea che «il Comune si impegna a convocare un apposito tavolo di concertazione con tutti gli operatori di telefonia mobile, onde rideterminare il canone di concessione attualmente fissato in 18mila euro annuali e ritenuto non competitivo rispetto ai contratti di locazione offerti dai privati, stante i valori di mercato oggi correnti, così da rendere preferibile, da parte degli operatori di telefonia mobile, la collocazione delle nuove strutture su aree pubbliche, anche ai fini di un maggior controllo ed indirizzo nella progettazione e realizzazione». Insomma, la crisi si fa sentire dappertutto e chiama i dovuti correttivi per rimanere concorrenziali, in questo caso rispetto al privato, che con i tempi che corrono altrimenti rischierebbe di “rubare” progressivamente antenne all’ente pubblico, con nuove incognite estetiche sulle collocazioni e soprattutto introiti cancellati sui già affannosi bilanci comunali.

          I conti con la crisi


            Il mercato è cambiato

            “La Calzetta”: altri 800 euro di solidarietà


              SASSUOLO – Una delegazione dell’associazione “La Calzetta” ha consegnato in municipio 800 euro, frutto dell’evento “Antichi Sapori” da essa organizzato per le tradizionali Fiere di Ottobre appena trascorse e che ha visto impegnata l’associazione per tutte le domeniche. «E’ un grande piacere poter contribuire – ha sottolineato La Calzetta – nel nostro piccolo, affinché chi versa in condizioni di disagio possa trovare un minimo di sollievo con questi contributi: saremo nuovamente in piazza Garibaldi a dicembre».

              Datagate, Panorama: «Italia spiata da servizi segreti inglesi dal 2007»


                «Milioni di italiani» sarebbero stati «monitorati» dai servizi segreti di Londra, nell’ambito della «versione britannica del programma Prism» della Nsa, «in attività dal 2007». E’ quanto si legge su un’anticipazione del nuovo numero di Panorama. «C’è una versione britannica del programma Prism della Nsa, in attività dal 2007, e che sorveglia la quasi totalità del traffico internet globale, con milioni di italiani monitorati soprattutto quando utilizzano Google, Yahoo!, Bing della Microsoft, Skype, Facebook e via dicendo». Panorama, in edicola da oggi, rivela che «il Gchq britannico ha avviato il programma ‘Tempora’, che permette dal 2008 alle spie inglesi di poter raccogliere un’illimitata quantità di email, post su Facebook o su Twitter, messaggi via internet e chiamate telefoniche e cellulari». Il tutto, prosegue il settimanale, viene «captato» attraverso la «rete di cavi a fibra ottica che passa sotto il Mediterraneo, proveniente dal Medio Oriente, e sbarca in Sicilia». L’agenzia britannica, insiste Panorama, «collabora con alcune società di telecomunicazioni: anche Telecom Italia ha avuto al suo interno una centrale d’ascolto dell’Nsa». Come è già stato per l’agenzia Usa, il settimanale rivela inoltre che «anche il Gchq ha installato quelle che in gergo si chiamano ‘stateroom’ nelle ambasciate e nei consolati delle principali capitali, tra cui Roma». Intanto, l’amministrazione Obama ha fatto sapere di essere pronta a riformare le pratiche di raccolta dati dell’Nsa, stringendo un nuovo accordo con la Germania per aumentare le relazioni di intelligence e minimizzare la raccolta di alcuni dati di Paesi stranieri. Ma – come riporta il New York Times – per ora sia Obama che i suoi consiglieri hanno concluso che non ci sono alternative alla collezione di metadati, inclusa la registrazione del traffico telefonico all’interno degli Usa. La Casa Bianca ha accennato di voler tenere le informazioni solo per tre anni e non più cinque, mentre sta cercando nuove tecnologie che possano controllare le registrazioni di chiamate e del traffico Internet, invece di immagazzinare i dati nei computer del governo.

                Grecia, quinto sciopero generale Trasporti bloccati, cortei in città


                  Tutti contro l’austerity imposta dalla Troika

                  Nuovo sciopero generale di 24 ore in Grecia contro le misure di austerità imposte ad Atene dalla Troika (Unione europa, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale). Si tratta del quarto sciopero di questo tipo in Grecia dall’inizio dell’anno, su indicazione dei sindacati del settore pubblico e privato. A risentirne maggiormente, nella giornata di ieri, sono stati soprattutto i trasporti, con i collegamenti tra la terraferma e le isole, il traffico su bus e rotaie, ma anche la sanità con la serrata di ospedali pubblici. Chiuso per alcune ore anche il sito turistico più visitato del paese, l’Acropoli. E’ rimasta aperta, invece, la metropolitana di Atene, come succede di solito nelle giornate di sciopero generale, per agevolare lo spostamento dei cittadini. Ad Atene, hanno sfilato due lunghi cortei. Molti i voli annullati: gli operatori del settore si sono fermati per quattro ore, con effetti negativi sul traffico aereo, hanno annunciato le compagnie greche Aegean e Olympic Air.

                  Cronache globali


                    Succede nel mondo

                    Stati Uniti, New York ha scelto: Bill de Blasio è il nuovo sindaco


                      Vittoria da record per il democratico italoamericano

                      Bill de Blasio è il nuovo sindaco di New York, il primo democratico eletto da generazioni, il quarto italoamericano a guidare la città. Il risultato pone fine a vent’anni di dominio repubblicano, prima con Rudy Giuliani e poi, negli ultimi dodici anni, con Michael Bloomberg. De Blasio, il difensore civico di New York, era poco noto fino a qualche mese fa, ma con un’alleanza trasversale che ha unito la Brooklyn operaia alla periferia del Queens ha battuto in maniera netta l’avversario repubblicano Joe Lhota, ex braccio destro di Giuliani ed ex presidente della Metropolitan Transportation Authority, la società preposta alla gestione del trasporto pubblico cittadino. I newyorkesi hanno optato per una scelta unanime, senza differenze tra razze, fasce di reddito, religione, età o livello di istruzione. E De Blasio, che ha ricevuto una telefonata di congratulazioni dal presidente Barack Obama, subito dopo la vittoria ha regalato il suo primo pensiero al paese dei suoi antenati, l’Italia. «Un grazie speciale va ai parenti e agli amici italiani», ha detto, prima di aggiungere «grazie a tutti!», nella nostra lingua. «La gente di questa città ha scelto la strada progressista e stanotte iniziamo a camminare insieme come una sola città», ha affermato ai suoi sostenitori in delirio. «Rimarremo uniti dalla speranza, l’ottimismo e la fiducia che non esistono problemi più grandi della nostra città», ha aggiunto. «Combattere le ineguaglianze non è facile, non lo è mai stato. I problemi non saranno risolti in un giorno. Ma non finirò mai di battermi», ha assicurato. Definito dal New York Times come «la voce fiera di una New York disillusa», nel corso della sua campagna elettorale De Blasio ha messo in primo piano la frustrazione per l’ineguaglianza imperante tra i cittadini, per l’intolleranza delle forze dell’ordine e per i prezzi esorbitanti del mercato immobiliare. La sua idea è quella di cambiare i servizi cittadini per migliorarli, «per non lasciare più nessuno indietro», non per risparmiare: dopo vent’anni di austerity il suo messaggio è stato raccolto.

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