Ha respinto tutte le accuse il 17enne di origine pakistane accusato di aver accoltellato a morte Arham Muhammad, un 16enne connazionale durante una violenta rissa scoppiata al Novi Sad. Il minore oggi nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto a Bologna nel carcere del Pratello, davanti al suo legale l’avv. Fabrizio Canuri, ha risposto alle domande del Gip del tribunale dei minorenni e pur confermando la sua presenza si è detto estraneo ai fatti. Nei confronti del 17enne pende anche l’accusa di tentato omicidio per avere ferito altri due giovani e di porto abusivo di armi atte ad offendere. Arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Modena venerdì scorso, dopo 77 giorni di latitanza, è stato intercettato e fermato dalle forze dell’ordine nelle vicinanze della stazione ferroviaria. Ma il caso però ancora non si è chiuso si cercano infatti altri due indagati, ad ora latitanti. La vicenda risale al 31 marzo quando una violentissima rissa era scoppiata tra due gruppi di pakistani, che avevano iniziato a picchiarsi usando anche bastoni. A un certo punto è comparsa un’arma da taglio, con la quale è stato colpito e ucciso Mohammad Arham. Altre due giovani erano stati feriti: un 22enne portato in ospedale con gravi ferite al torace e un 18enne guarito in una decina di giorni. Un caso che aveva profondamente scosso la comunità modenese.