Doveva comparire oggi davanti al Gip del Tribunale dei minorenni di Bologna per l’interrogatorio di garanzia e invece l’audizione è stata rinviata alla giornata di domani. Si tratta del 17enne di origini pakistane accusato di aver accoltellato a morte Arham Muhammad, un 16enne connazionale durante una violenta rissa scoppiata al Novi Sad. Nei confronti del 17enne pende anche l’accusa di tentato omicidio per avere ferito altri due giovani e di porto abusivo di armi atte ad offendere. Arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo di Modena intorno alle 22.30 di venerdì scorso, dopo 77 giorni di latitanza, è stato intercettato e fermato dalle forze dell’ordine nelle vicinanze della stazione ferroviaria, proprio a poca distanza da dove è avvenuto il delitto. Da chiarire ora dove si sia nascosto in questo lasso di tempo, se fuori provincia o in città e chi lo abbia aiutato e protetto. Sembra che su questo punto la comunità pakistana non debba subire contraccolpi. All’indomani della tragedia aveva infatti lanciato un appello tra i suoi membri di collaborare con le forze dell’ordine e riferire ogni dettaglio utile a rintracciare i colpevoli. Ma il caso però ancora non si è chiuso si cercano infatti altri due indagati, ad ora latitanti. Tra questi anche l’unico maggiorenne, Hadi Muhammad di 18 anni. La vicenda risale al 31 marzo quando una violentissima rissa era scoppiata tra due gruppi di pakistani, che avevano iniziato a picchiarsi usando anche bastoni. A un certo punto è comparsa un’arma da taglio, con la quale è stato colpito e ucciso Mohammad Arham. Altre due giovani erano stati feriti: un 22enne portato in ospedale con gravi ferite al torace e un 18enne guarito in una decina di giorni. Un caso che aveva profondamente scosso la comunità modenese.