Un modenese di 46 anni è stato condannato per aver offeso sui social un gruppo di nomadi sinti. In caso risale al 2014 quando l’uomo aveva scritto su Facebook frasi diffamatorie con l’aggravante dell’odio razziale. Ora è arrivata la condanna e il 46enne dovrà impegnarsi in 400 ore di lavoro socialmente utili e gratuite dopo aver chiesto e ottenuto la messa alla prova in alternativa al processo. Il caso aveva visto undici indagati e sei di questi sono stati rinviati a giudizio. Si tratta di uno dei primi casi in Italia in cui i così detti haters (odiatori social) compariranno davanti a un giudice. A fare denuncia fu un 50enne sinti che sei anni fa aveva letto su Facebook offese gravi contro la sua famiglia che aveva acquistato un terreno agricolo sul quale si erano poi stabiliti. Per ottenere la sospensione del procedimento a suo carico il 46enne modenese, oltre ai lavori socialmente utili, dovrà anche impegnarsi in azioni risarcitorie o riparatorie nei confronti dei destinatari di tali offese.