Ci sono importanti risvolti nelle indagini sull’episodio choc che il 27 luglio portò al ferimento di un 30enne di Serramazzoni con un colpo di pistola. Stamattina i carabinieri hanno effettuato una serie di perquisizioni che hanno fatto scattare 4 denunce nei confronti dei suoi familiari

Clamoroso colpo di scena nel caso di Pompeano di Serramazzoni, dove il 27 luglio scorso un 30enne del posto ha denunciato di essere stato ferito alla nuca con un colpo di pistola. In seguto ad un blitz effettuato questa mattina dai carabinieri compagnia di Pavullo e del Nucleo Investigativo di Modena è emerso che il padre dell’uomo e altri 3 fratelli, tutti di Pompeano, sono stati deferiti in stato di libertà per violazione della legge sulle armi. In particolare, a uno di loro è stata sequestrata un’arma da fuoco artigianale composta da un bastone di legno con all’interno una canna atta a sparare. Ora tutti questi dispositivi saranno sottoposti al vaglio degli specialisti, che dovranno capire se da uno di essi può essere partito il colpo che ha ferito il trentenne, facendo a questo punto saltare definitivamente tutta la sua ricostruzione dell’accaduto. Il ragazzo disse di essere stato ferito mentre faceva jogging sulla strada nel tratto che attraversa il bosco prima della frazione della Barbona. Parlò dello sparo di un possibile bracconiere, ma la ricostruzione evidenziò diversi punti d’ombra. Il blitz di questa mattina non fa che dare peso ai sospetti.