Il bomber nato a Pavullo annuncerà domani il suo ritiro

Quella in programma domenica al Bentegodi tra Verona e Juventus sarà con ogni probabilità l’ultima partita di Luca Toni. Il bomber di Pavullo è pronto a dare l’addio al calcio: l’ufficialità dovrebbe arrivare domani, nella conferenza stampa che lo stesso attaccante ha convocato. Il prossimo 26 maggio saranno 39 anni e dopo 323 reti, il centravanti campione del mondo sembra deciso a dire basta.

Una lunga carriera, la sua. Con un denominatore comune: i gol. Il primo tra i professionisti lo segnò nel lontano 1995 in C1: indossava la maglia del Modena, si giocava contro il Fiorenzuola. Da allora ne ha fatta di strada Luca Toni. Il debutto in serie A col Vicenza nel 2000, gli anni di Brescia a far coppia con Roberto Baggio, le reti a raffica con Palermo e Fiorentina. E poi l’avventura al Bayern Monaco, dove vinse la Bundesliga da capocannoniere. Prima di andare a Berlino con la Nazionale e portarsi a casa la Coppa del Mondo. E poi Roma, Genoa e Juventus.

Nel 2012 sembrava un giocatore finito: se ne andò per sei mesi a giocare nel campionato di Dubai. Ma Toni c’era ancora, eccome. Il rientro in Italia fu con la Fiorentina: stagione 2012-2013, altri 8 gol a referto da centravanti di scorta. A Verona il boom che nessuno si aspettava: 44 gol in due stagioni, con il titolo di capocannoniere conquistato l’anno scorso con 38 primavere sul groppone.

L’ultima stagione è stata avara di gioie e piena di infortuni: 22 presenze e appena 5 gol, la retrocessione in B degli scaligeri e un rapporto difficile con il nuovo allenatore Delneri. Ora Toni dice basta e appende le scarpette al chiodo. Giù il sipario, è ora di applaudire il campione.