Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe definisce un calo importante del contagio nella nostra regione, pari al 28,9%, ma resta difficile la situazione all’interno degli ospedali. L’Emilia-Romagna rimane, anche nella settimana che va dal 7 al 13 aprile, una delle otto in Italia con le terapie intensive e le aree covid piene oltre il livello di guardia, rispettivamente al 44 e al 41%. Ciò che si osserva dal monitoraggio della fondazione quindi, è che i reparti dove i pazienti sono più gravi si svuotano più lentamente: in una settimana le terapie intensive hanno visto un calo del 4%, mentre le aree mediche dell’8%. Un altro dato negativo rilevato dalla fondazione è che a livello nazionale sono tornati ad aumentare i decessi: oltre 3mila quelli pianti in Italia nella seconda settimana di aprile. L’analisi della campagna vaccinale vede di nuovo dure critiche da parte di Gimbe, ancora ostaggio dei ritardi nelle consegne e delle diffidenze dei cittadini nei confronti di AstraZeneca; un effetto purtroppo registrato anche a Modena, dove circa il 10% dei cittadini non si è presentato al punto vaccinale in rifiuto al siero. Sperando come sempre in promesse future, Gimbe segnala che al 14 aprile risultavano consegnate in Italia circa 15 milioni e 500mila dosi, pari al 22,7% di quelle previste per il 1°semestre 2021. L’unica che al momento ha anticipato le consegne è Pfizer, che ha consegnato un milione e mezzo di dosi, 112mila delle quali hanno rafforzato le forniture della nostra regione. AstraZeneca ha già comunicato invece ritardi di consegna ed entro il 22 aprile arriveranno solo 500mila dosi; ancora fermo Johnson&Johnson, in attesa del verdetto definitivo dell’Ema.