Il Modena quarto in classifica se fosse giudicato solo per i numeri offensivi sarebbe addirittura ai margini della zona playout. Sono questi dati a spiegare in buona parte la frenata della squadra di Mignani, che dopo il titolo d’inverno ha visto scappare via le rivali e che ora è distante 6 punti dalla vetta della classifica. La gara di Ravenna è stata uno degli emblemi del momento no: in 95’, contro la seconda peggior difesa del campionato, i canarini hanno calciato in porta due volte, fermati nel finale anche dalla traversa colta da Tulissi. Quella del “Benelli” è stata la terza gara delle ultime 5 chiusa senza aver trovato il gol e più in generale gli appena 24 gol segnati in 23 gare mettono la squadra di Mignani al dodicesimo posto nella classifica degli attacchi, il peggiore in assoluto fra le prime 10, quasi doppiato dalle dirette rivali Padova, Perugia e Sudtirol, a fronte di una difesa che con 11 reti incassate rimane la migliore d’Italia. Se Spagnoli con 5 reti è il capocannoniere, ma non è certo un bomber, Scappini in panchina per tutta la gara a Ravenna è fermo a quota 4 all’ultimo segnato su rigore addirittura l’8 novembre a Verona con l’Imolese, mentre Monachello, in gol 3 volte, è a secco dal 20 dicembre. Per correre ai ripari mister Mignani sta valutando alcune soluzioni offensive nuove già dalla sfida di lunedì sera col Matelica: una è quel 4-2-3-1 provato per qualche minuto a Ravenna prima del rosso a Bearzotti che potrebbe prevedere Tulissi, Sodinha e Luppi alle spalle di Scappini, in attesa di avere un Pierini in forma.