Si fa sempre più concreta l’ipotesi che anche quella di quest’anno sarà una Pasqua senza familiari. Dopo il confronto con le Regioni, il Governo sta mettendo a punto le restrizioni che dovrebbero entrare in vigore da lunedì 15 marzo. L’intenzione questa volta è quella di dare un minimo di preavviso ai cittadini allo scopo di concedere alla popolazione il tempo per gestire al meglio le nuove limitazioni. Ma non solo perché tra le ipotesi in campo sembra che in questa occasione il dpcm potrebbe essere sostituito da un decreto per rafforzare alcune regole. È esclusa al momento l’ipotesi di un nuovo lockdown generalizzato mentre si punta a maggiori restrizioni locali.  Per quanto riguarda i weekend, potrebbe arrivare qualche stretta in più: i bar e ristoranti potrebbero essere chiusi anche in zona gialla, con possibilità di asporto fino alle 22. In campo anche l’idea di una proroga del divieto di spostamento tra regioni, inizialmente stabilito fino al 27 marzo. Potrebbe inoltre saltare anche la riapertura di cinema e teatri prevista a fine mese. In corso di valutazione anche l’anticipo del coprifuoco allo scopo di azzerare gli assembramenti da aperitivo. Il Comitato tecnico-scientifico chiede misure più rigide per contenere i contagi, magari con un ritorno ai divieti previsti nel weekend come già successo per le festività natalizie. L’Italia intera dunque nel fine settimana potrebbe diventare tutta rossa. Uno dei nuovi punti stabiliti dal dpcm sarà i nuovi criteri per l’ingresso in automatico in zona rossa: forse basteranno i 250 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni; cifra che la sola Modena supera abbondantemente, con 427 casi. Nel frattempo, secondo le regole ancora in essere, tutta l’Italia va verso un cambio di colori dalle tonalità più scure: proiettata al rosso il resto dell’Emilia-Romagna