Un mix di psicofarmaci è stato rinvenuto nel corpo di Rocco De Salvatore, il 73enne trovato cadavere nel suo appartamento a Massa Finalese lo scorso 31 luglio. Dall’autopsia svolta subito dopo il ritrovamento non sono state rinvenute lesioni sul corpo o segni di traumi, ma solo la presenza di queste 12 pastiglie che, somministrate una dietro l’altra, potrebbero aver causato la morte dell’anziano. Dopo l’arresto dei due indagati, la 37enne marocchina Samia El Harim che l’uomo ospitava a casa e il 40enne di Finale Emilia Angelo Barbato, entrambi finiti in manette con l’accusa di omicidio preterintenzionale, il giudice per le indagini preliminari ha disposto per loro, su richiesta della Procura, il giudizio immediato. L’udienza è stata fissata il 16 febbraio. I due rischiano una condanna a 18 anni di carcere: secondo l’accusa la coppia avrebbe somministrato continuativamente e per lungo tempo una massiccia dose di psicofarmaci alla vittima con lo scopo di indurla ad una prolungata incoscienza in modo da potersi impossessare ripetutamente del suo denaro presente nella camera da letto e poter utilizzare sia la sua auto che l’abitazione nei tre giorni prima del decesso. Intanto mentre le indagini proseguono anche con l’analisi del cellulare dei due indagati il legale dei familiari di Rocco De Salvatore fa sapere che se ci sarà il ricordo al rito abbreviato i figli dell’uomo si costituiranno parte civile.