Da bene della criminalità a bene della comunità. Nuova vita da oggi a Maranello per un immobile confiscato, che diventa una struttura ricettiva turistica gestita da donne ‘fragili’. È stato inaugurato questa mattina il “Room & Breakfast”, realizzato dal Comune del modenese in una villa, nella località di Fogliano, sequestrata nel 2010 ad una famiglia di imprenditori maranellesi accusati di reimpiego di denaro e reati fallimentari e tributari, tentata estorsione e attentato dinamitardo all’Agenzia delle Entrate di Sassuolo. Tutto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità e la Regione Emilia-Romagna, che ha speso 460.000 euro per riqualificare l’immobile e formare il personale che sarà impiegato nella struttura: tra camere, servizi e una piccola Spa, troverà impiego una decina di donne in condizioni di fragilità e con esperienze difficili alle spalle. Il costo totale dell’iniziativa è stato di oltre 600.000 euro. Questa mattina al taglio del nastro c’erano il sindaco Luigi Zironi, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, la prefetta di Modena Alessandra Camporota, il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio Caterino, l’assessora comunale alla Legalità Mariaelena Mililli, la vicepresidente di Libera Enza Rando, il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani, la presidente di MondoDonna Onlus Loretta Michelini. “Rendere alla comunità- commenta Bonaccini- quello che la criminalità organizzata sottrae all’economia di un territorio è un modo ancor più efficace per riaffermare il valore della legalità come pilastro del convivere civico, del rispetto delle leggi e per colpire il potere delle mafie. Riportare alla collettività un bene ottenuto con metodi illegali e costruire con quello stesso bene delle opportunità per la collettività, i più deboli, sviluppo e posti di lavoro è davvero un segno forte di cambiamento”. Aggiunge il presidente della Regione: “Veniamo dalle celebrazioni dei 30 anni della Dia a Bologna insieme alla ministra Lamorgese a ribadire l’impegno contro le mafie in Emilia-Romagna e nel paese, collaborazione fortissima che qui viviamo ogni giorno fra istituzioni, Regione ed enti locali, prefetture, magistratura, forze dell’ordine, scuole e università, parti sociali, associazioni e società civile”.