Il Carpi ci ha provato.Ha provato a sopravvivvere alle frustranti pressioni di un bilancio sempre meno florido, alla severissima marcatura degli organi di giustizia sportiva e ordinaria, e a un destino che, giorno dopo giorno,ha presto iniziato ad assumere i contorni di un incubo senza risveglio, di un rebus senza soluzioni. A questo punto diventa fuori moda persino indagare le ragioni dei ripetuti “ no “ cosi come andare a cercare ancora di scovare i motivi di un “ si “ che non è mai arrivato. Magari un giorno si scoprirà che la Figc, Coni, i giudici del Tar e del Consiglio di Stato avevano avuto poco rispetto per la storia della società e utilizzato un metro di valutazione troppo severo, Magari qualcuno dimostrerà che in altri  tempi, in altre situazioni e con altre squadre, i criteri sanzionatori erano stati piu morbidi. Al momento  la principale candidata a dare in un qualche modo un futuro al calcio della città dei Pio sembra essere la Corregese, di mister Simone Baroni, che in breve tempo si pensa possa trasferire al Cabassi e prendere il posto del Carpi fc 1909. Tutte le strade sembrano portare alla nascita di un Carpi targato Lazzaretti: c’è la disponibilità dell’imprenditore e c’è l’endorsement del sindaco Alberto Bellelli. Secondo le indiscrezioni, l’attuale patron della Correggese avrebbe già richiesto alla Figc di poter anteporre Carpi al nome Correggese, avanzando nel contempo istanza alla Lega Nazionale Dilettanti per il cambio dello stadio, dal Borelli di Correggio al Cabassi. La conclusione dell’operazione è attesa per questa settimana, ma molto dipende dai tempi che si darà la Federazione, a partire dall’ufficializzazione degli organici.