Nessuna criticità. Questo l’esito dei tecnici di Arpae che hanno completato le analisi sulla qualità dell’aria a seguito dell’incendio che si è sviluppato mercoledì scorso nell’azienda ‘Longagnani’ di Baggiovara. L’agenzia rende noto che nei sei punti di monitoraggio ambientale individuati in base al contesto territoriale potenzialmente interessato dalla ricaduta dei fumi dell’incendio, i risultati analitici hanno mostrato livelli di inquinanti molto bassi, inferiori ai livelli di riferimento nazionali e internazionali definiti per misurare il rischio per la salute delle persone. Nel punto di campionamento di Strada Martiniana, nei pressi del centro servizi Ausl sono state poi raccolte anche le polveri Pm10 e i microinquinanti organici diossine e Ipa. Su questo fronte, Arpae fa sapere che la sommatoria di diossine e furani, nei tre giorni di campionamento, ha evidenziato “valori inferiori a quello indicato dalla Commissione consultiva tossicologica nazionale come limite per la protezione della salute umana, e il congenere di diossina più tossico non è mai stato rilevato”. Per quanto riguarda gli Ipa, i valori emersi sono stati in linea con quelli misurati nel periodo invernale negli ultimi anni, mentre le concentrazioni di Pm10 sono risultate ” inferiori a quelle misurati nelle centraline della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria presenti a Modena”.