Il presidente dell’Hellas Verona, il carpigiano Maurizio Setti, è indagato dalla Procura di Bologna per appropriazione indebita e autoriciclaggio. Lo scrive in una nota la Guardia di Finanza del capoluogo, che sta conducendo l’indagine. Nei suoi confronti è scattato un sequestro preventivo per 6,5 milioni di euro nell’ambito dell’operazione denominata “Scala Greca”. Al momento i finanzieri hanno recuperato circa 950 mila euro della somma complessiva indicata dal gip Sandro Pecorella. Secondo gli investigatori sarebbe la somma illecitamente sottratta alle casse della Hellas Verona e impiegata indebitamente per ristrutturare e impedire il fallimento di una società bolognese. È stata anche accertata, secondo quanto riferito dai finanzieri, un’operazione di “maquillage contabile” con cui l’imprenditore carpigiano avrebbe cercato di nascondere l’origine delle somme di cui si era appropriato. Il provvedimento cautelare scaturisce dai risultati di appositi accertamenti condotti dalle fiamme gialle sulle vicende di due società bolognesi rientranti, nel recente passato, nella catena di controllo della società calcistica Hellas Verona. Nei confronti di queste due società erano state emesse sentenze di fallimento successivamente revocate in sede di reclamo, all’inizio di quest’anno. Dalle ricostruzioni, dicono i finanzieri, è emerso che la partecipazione detenuta dalle due società nella Hellas Verona era negli anni stata oggetto di operazioni di cessione infragruppo e rivalutazioni che ne avevano ingiustificatamente incrementato il valore.