È in arrivo dal primo febbraio una maxi estensione dell’obbligo del green pass base. Con l’ultimo dpcm firmato dal premier Mario Draghi, a partire dal prossimo mese solo le attività che il governo ha ritenuto “strettamente necessarie” saranno accessibili liberamente, senza bisogno di mostrare la certificazione ottenibile con il tampone antigenico o molecolare. Quali sono? L’esecutivo ha individuato tre categorie di servizi essenziali, legati alla salute, alla giustizia e alle esigenze alimentari. Gli uffici giudiziari e delle Forze dell’ordine rimarranno quindi accessibili senza alcuna certificazione. Allo stesso modo, anche le farmacie, le parafarmacie, il commercio al dettaglio di articoli medicali, ortopedici e di ottica non imporranno l’obbligo di Green Pass. Per quanto riguarda le attività commerciali, sono esenti dalla certificazione base tutti i negozi di generi alimentari, compresi gli ipermercati, i supermercati, i discount e i minimercati. Nei grandi centri commerciali tuttavia, chi non ha alcuna certificazione non potrà acquistare altro se non beni essenziali, e quindi unicamente il cibo, il quale, viene specificato, non potrà essere consumato sul posto. Capitolo a parte sono gli animali domestici. La vendita al dettaglio di animali da compagnia rimane aperta, così come l’accesso ai negozi che vendono i loro alimenti. Infine, è esente dall’obbligo di Green Pass anche il commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati e di combustibile per uso domestico e per riscaldamento. I controlli per il rispetto delle nuove regole saranno ancora una volta a campione. Per tutte le altre attività ad oggi ancora liberamente accessibili invece, verrà introdotto l’obbligo di green pass. Chi non è vaccinato dovrà quindi fare un tampone rapido valido per 48 ore o un molecolare, valido per 72 ore, per potere entrare nelle tabaccherie, nelle edicole, ma anche nelle banche o alle poste, per pagare bollette e ritirare le pensioni.