Manicardi (Lapam): «Siamo uniti nella protesta»

Il tam tam pro-serrata continua. Da ieri è iniziata la distribuzione in tutti i negozi del centro del volantino che invita esercenti e cittadini all’invasione pacifica di piazza Roma e al corteo che dovrà arrivare sino sotto al Comune. «Chiudi per non chiudere per sempre», recita il testo che dovrà convincere anche i più scettici ad abbassare le serrande martedì prossimo dalle 8 alle 13. Ad oggi le adesioni sono circa 200, ma potrebbero aumentare. Uno sprint determinato dalla riunione di due giorni fa tra associazioni e Comune (presente il trio Pighi-Prampolini-Giacobazzi) che non ha sortito nessuna vera novità. Da una parte gli esercenti vogliono prima una vera alternativa all’area di sosta della piazza, dall’altra il Comune promette vantaggi per tutti ma senza rivelare nulla di concreto. Per ora a vincere sono soltanto le ipotesi. Sempre ieri le associazioni Cna, Confcommercio-Fam, Lapam-Licom, Confesercenti hanno fatto il punto sull’incontro dell’altra sera in una lettera (la pubblichiamo per intero a lato). In sintesi viene giudicato positivo «l’impegno da parte dell’amministrazione di individuare valide alternative all’area di sosta e rendere maggiormente fruibile a cittadini e turisti il Palazzo Ducale», ma allo stesso tempo vengono ribadite «le ricadute negative che sicuramente genererà sulle attività economiche del centro una pedonalizzazione fatta in modo frettoloso. Per questo senza un impegno preciso del Comune il confronto è destinato a naufragare». Sempre nella missiva, poi, viene affrontata l’imminente serrata. Proprio questa protesta plateale, a detta di alcuni esercenti, sembrava non essere appoggiata pienamente dalle associazioni.Vero o no che sia, nella lettera diffusa ieri da Cna, Confcommercio, Lapam e Confersercenti viene sgombrato il campo da ogni equivoco confermando la piena «solidarietà a chi parteciperà alla serrata in via di definizione martedì. Non possiamo che esprimere compresione per il fondato timore, posto a motivo dell’agitazione, che la pedonalizzazione di piazza Roma, per come è stata studiata, possa essere la goccia che farà traboccare il vaso e costringerà tante imprese a chiudere o ridurre il personale». E’ noto, come ai già quasi 200 negozianti pronti ad abbassare le serrande, si siano aggiunti anche i banchi del mercato coperto di via Albinelli. Un fronte compatto di protesta che non ha precedenti sotto la Ghirlandina e dovrà per forza di cose costringere il Comune a proporre soluzioni realmente percorribili. «E’ la prima volta che parte una rivolta civile tra residenti, associazioni e commercianti e noi la appoggiamo senza nessun ripensamento», afferma Silvia Manicardi, presidente Lapam Modena, a proposito dei presunti malumori all’interno delle associazioni. «Siamo assolutamente favorevoli. L’unica titubanza è magari legata al fatto che non sarà possibile fare una serrata totale visto che le grandi catene non aderiranno. Come associazioni siamo, però, i primi a sostenere questa protesta». (vi.ma)