Nell’estate calcisticamente più sciagurata della sua storia, il Carpi entra nella settimana decisiva per la sua sopravvivenza. Domattina presso il Tar del Lazio va in scena quello che sarà probabilmente l’ultimo atto dei 112 anni di storia del Carpi Fc 1909, già bocciato da Covisoc, Figc, Coni e giudice monocratico del Tar e dallo scorso 5 agosto fuori dal calcio. Domani presso il tribunale amministrativo nazionale si svolge l’udienza collegiale, inizialmente fissata per il 6 settembre, ma anticipata su richiesta di Chievo, Carpi e Casertana, che cercano un’ultima scialuppa di salvataggio. Molto difficile, per non dire impossibile, che il giudice collegiale ribalti le decisioni del collega monocratico, anche se per la prima volta si giudicherà nel merito. Un altro no farebbe scendere definitivamente la serranda su un club che comunque ha già perso tutti i suoi giocatori, che da svincolati hanno quasi tutti già trovato squadra. Un clamoroso ribaltone obbligherebbe invece la Figc a reinserire il Carpi in sovrannumero alla Lega Pro, anche se al 17 di agosto il Carpi si ritroverebbe con una squadra tutta da ricostruire. Se non arriveranno sorprese la partita della vita si sposterà poi sul tavolo del bando indetto dal sindaco Alberto Bellelli per la manifestazione d’interesse verso la rinascita di un Carpi al via in D. Il termine per presentare le candidature e l’assegno circolare da 300mila euro scade giovedì 19 alle ore 11,30 con Claudio Lazzaretti, patron della Correggese, ad oggi unico possibile partecipante.