Un meccanismo che permetteva a 15 “furbetti” di intascare indebitamente l’indennità di disoccupazione ASPI senza alcuna fatica. Il gioco, messo in atto da un imprenditore di origine pugliese da tempo residente a Vignola, ha permesso di sottrarre un importo complessivamente superiore a 50mila euro nei soli anni 2018 e 2019. A scovare l’imbroglio, è stata la Guardia di Finanza di Modena, che ha denunciato quindici persone. Servendosi della compiacenza di un prestanome, hanno spiegato di Finanzieri, l’imprenditore ha fittiziamente assunto e licenziato 13 “pseudo” braccianti agricoli, con la sola finalità di consentire loro di maturare il numero di giornate lavorative utili per prestare domanda per l’indennità di disoccupazione. Le indagini hanno invece accertato come nessuno di loro avesse in realtà mai lavorato nei campi indicati. La stessa azienda agricola non risultava nemmeno in attività. I terreni al centro del trucco, nel concreto non sono mai stati nella disponibilità della falsa azienda, al punto che i legittimi proprietari erano ignari del gioco innescato per ottenere i soldi. Alla luce del quadro accertato, sono finiti nei guai 15 persone: i 13 braccianti, l’imprenditore e il prestanome. Tutti sono stati denunciati. Sono state inoltre avviate le procedure di sospensione e di recupero delle somme percepite indebitamente