Nel video l’intervista a:
– Giada Catanoso, Funzionaria Fp- Cgil Modena
– Nildo Benuzzi, Modena Volta Pagina

“Una scelta inspiegabile”. Così molte realtà cittadine commentano la decisione del sindaco Gian Carlo Muzzarelli di mantenere la fiera di Sant’Antonio del 17 gennaio e potenzialmente quella di San Geminiano il 31 gennaio. Il sistema sanitario è sempre più sotto stress, il contagio sta correndo e il picco è previsto proprio nella seconda metà di questo mese, nonostante per cercare di fermarlo siano state sospese tutte le feste di Capodanno. Lo stesso Partito Democratico a Roma spinge per maggiori restrizioni con la richiesta di obbligatorietà vaccinale da parte del Ministro Roberto Speranza che ogni giorno sottolinea la gravità del momento e richiama ad una forte attenzione. Sono queste le ragioni che portano tanti, anche comuni cittadini, il  sindacato di Polizia Locale Sulpl, la Cgil e la Cisl – fa eccezione la Uil che è invece favorevole -, a ritenere irresponsabile e compromettente la scelta del sindaco di riproporre fiere che da sempre portano in centro storico un altissimo numero di persone. Anche Modena Volta Pagina parla di scelta inspiegabile, a fronte di un contagio che a Modena continua a crescere facendo scattare sempre più grida di allarme, per un sistema sanitario che anche nella nostra regione è arrivato al limite, con la sospensione delle attività chirurgiche. Peraltro, l’art. 6 del decreto appena approvato dal governo Draghi, pur sempre interpretabile, espressamente riporta che dal 24 dicembre fino al 31 gennaio “sono vietati le feste, comunque denominate, gli eventi a queste assimilati e i  concerti  che  implichino  assembramenti  in spazi aperti”.