Dovrebbe diventare la nuova “Cittadella della Giustizia”, ma per ora l’ex manifattura tabacchi ristagna del degrado. Nello spiazzo che divide il complesso abbandonato da quello ristrutturato, sorge una scaletta ed è a questa che sono legate le ultime segnalazioni. Pochi gradini più in basso e si entra in uno stambugio pieno di segni di bivacco, tra tracce di cibo, mozziconi di sigaretta, rifiuti vari e anche escrementi. L’area dell’ex Manifattura si conferma ancora un’area fragile, la cui riqualificazione complessiva stenta a partire. I primissimi lavori di bonifica erano iniziati nel 2019, ma con il Covid l’anno successivo tutto si era bloccato di nuovo. La finalità per quella zona lasciata ad oggi in completo abbandono, è quello di renderla la nuova sede del Tribunale e della Procura. La “Cittadella della giustizia”, appunto, con il duplice obiettivo di rimuovere l’estremo degrado e di dotare di spazi consoni tutti gli attori della giustizia modenese. Ma come detto, ancora tutto è fermo. Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione, a partire da luglio di quest’anno ci saranno gli incontri con Cdp per garantire le risorse e arrivare all’appalto. Ma la nuova vita dell’ex Manifattura è difficile anche dall’altro lato, quello recuperato, ristrutturato e reso abitabile. Ad oggi solo tre dei venticinque i proprietari di appartamenti sono riusciti ad andare a rogito e a ottenere le chiavi di casa. Questo perché, essendo un complesso sotto tutela, la Soprintendenza ha posto lo stop, ritenendo che le procedure di vendita di Cpd Immobiliare Srl non siano state consone e ha richiesto un visto del Ministero dei Beni Culturali. I proprietari che ancora non sono riusciti ad andare a rogito dovranno quindi attendere l’autunno, almeno si spera.