L’Emilia-Romagna tira un sospiro di sollievo sul fronte dell’emergenza idrica. Il fenomeno della siccità spacca a metà la Pianura Padana, con una situazione ancora critica in Lombardia e Piemonte, mentre è attenuata nella nostra regione. Questa è la conclusione della seduta odierna dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici che si è riunito nella sede dell’Autorità distrettuale del fiume Po-MiTE. Sostanzialmente è confermata la situazione complessiva di deficit idrico in tutto il bacino, ma la situazione resta critica laddove i grandi laghi alpini e affluenti di monte restano ampiamente “scarichi” ad eccezione del Garda come nei mesi scorsi. Nella zona del Delta del Po risulta stabile la risalita delle acque salmastre, col cuneo salino che permane a una distanza di 20-23 chilometri dalla linea della costa. Le precipitazioni di fine agosto-inizio settembre, disomogenee sul territorio, hanno contribuito a una ripresa dei livelli delle portate del Po che però restano comunque sotto la media storica di periodo. Lo scenario è ancora quello di siccità elevata, anche se le precipitazioni che negli ultimi giorni hanno interessato i nostri territori hanno contribuito a migliorare la situazione. La guardia resta comunque alta e le misure di utilizzo idrico, rende noto l’Osservatorio, rimangono in linea con quelle già adottate di razionamento delle risorse