Una percentuale, il + 4,1%, che posiziona la nostra Regione ai vertici della graduatoria delle regioni italiane, con una prospettiva di crescita però inferiore nel 2023. L’ipotesi è quella di un + 0,6%. La fotografia che emerge dal Rapporto sull’economia regionale realizzato tra Regione e Unioncamere pare mettere al riparo dai venti di recessione che sembrano prossimi sull’Italia. In rilievo l’ambito lavorativo, dove l’occupazione media regionale secondo l’Istat, ha evidenziato una crescita dello 0,5% sullo scorso anno, di seguito il tasso di occupazione sempre nei primi sei mesi del 2022 è pari al 69,4%, in crescita di un punto. La disoccupazione mantiene invece lo standard dello scorso anno. Tra i settori, il comparto agricolo è quello che ha continuato a mostrare maggiori segni di sofferenza. La guerra in Ucraina e la siccità hanno fatto crescere l’inflazione che ha gonfiato i costi della produzione. Non è ancora a pieno ritmo l’ambito turistico. Seppur si stimi che la Regione abbia accolto poco più di 54 milioni di presenze, non è ancora tornato ai livelli pre pandemia. A fare da protagonista, invece, il settore delle costruzioni che con gli incentivi previsti e utilizzati, quest’anno ha fatto un balzo in avanti del 14,4%. Percentuale che mette le basi per una crescita anche nel prossimo anno, anche se probabilmente di minore portata.