La tragedia che si è consumata al suo interno non è bastata a fermarli, ma anzi hanno approfittato che l’abitazione fosse vuota per tentare un colpo. Sarebbe stata presa di mira dai ladri la villa all’interno del quale Salvatore Montefusco, lunedì ha freddato a colpi di fucile la moglie Gabriella Trandafir e la figlia di lei, Renata Alexandra. Nella notte tra mercoledì e giovedì ignoti si sarebbero introdotti al suo interno cercando di scassinare la cassaforte, senza però riuscirci. Il tutto sarebbe avvenuto la notte prima della convalida dell’arresto del 69enne arrivata ieri dopo l’interrogatorio di garanzia. L’uomo ha risposto alle domande e confermato quello che aveva raccontato al pubblico ministero subito dopo il delitto. Si è assunto le sue responsabilità e ha parlato delle presunte vessazioni che avrebbe subito dalle due donne nel corso dell’ultimo periodo. Dopo la convalida dell’arresto il giudice ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere; il suo legale l’Avv Marco Rossi ha chiesto i domiciliari a casa di una delle tre figlie che Montefusco ha avuto dal suo primo matrimonio. Nel corso dell’udienza il 69enne ha ricostruito ogni dettaglio di quel lunedì mattina: i colpi esplosi, che sembrano essere stati 8 in tutto, la dinamica dei fatti e anche di come si è ferito alla nuca per evitare di colpire il figlio minore durante la sua ira. Al momento il suo legale non esclude la possibilità di richiedere una perizia psichiatrica.