Nel video l’intervista a Massimo Girardis, Direttore Terapia Intensiva del Policlinico

Tutte le percentuali legate alla pandemia a Modena sono in netto rialzo. Lo segnala il bollettino settimanale congiunto delle aziende sanitarie del territorio. Dal primo all’8 marzo i casi accertati sono saliti del 34%, arrivando a quota 7.966; più 27% il rialzo dei ricoveri totali: sono ad oggi 466 le persone nella nostra provincia ad aver avuto bisogno di ospedalizzazione, tra terapie intensive e reparti Covid. Ancora, il dato cresciuto maggiormente riguarda i positivi in isolamento domiciliare: sono quasi 14mila i modenesi che oggi sono costretti alla quarantena a causa del virus. Un dato questo, cresciuto del 35% in appena sette giorni. E il picco, dicono i medici, non è ancora arrivato. Per questo i reparti si stanno riorganizzando, tornando a rinunciare ad alcuni servizi, come l’attività chirurgica programmata. Modifiche necessarie, dicono dagli ospedali, per evitare che vadano sotto pressione le terapie intensive. Su questo fronte, il professor Massimo Girardis, direttore della Terapia Intensiva del Policlinico, rassicura, dicendo che il rischio al momento è sventato, ma è anche vero che i nosocomi si aspettano che il numero di posti letto occupati cresca. Al momento sono 61 i pazienti gravi ricoverati a Modena. La mortalità, spiega Girardis, non è aumentata, tuttavia ciò che i medici hanno notato è che la popolazione che ha bisogno delle terapie intensive è sempre più giovane