A Modena i nuovi casi di positività al Covid risultano ancora in calo, ma a causa della variante delta torna a crescere la percentuale di persone suscettibili al virus. Per questo motivo sta aumentando lo sforzo per il tracciamento e con esso le persone esaminate. Per contrastare questa nuova “veste” del virus, la variante delta o indiana, la Regione ha annunciato un’operazione di sequenziamento su tutti i nuovi casi positivi al Covid 19, quando fino ad appena una settimana fa, ciò veniva fatto solo su alcune positività, in maniera casuale. Un’azione più incisiva richiesta, per la nostra provincia, anche dal direttore generale dell’Ausl di Modena. La necessità di tenere sotto controllo questa variante è presto spiegata dal nuovo bollettino settimanale dell’Ausl modenese, che sta tenendo conto anche della popolazione non suscettibile al virus, ovvero quella che risulta protetta dall’infezione. Questa percentuale, che nei giorni è andata salendo, è ora a rischio di ribasso. Secondo l’ultimo dato disponibile, del 24 giugno, la quota di persone non suscettibili è del 56,2% e la maggior parte di essa è costituita principalmente da persone che hanno avuto una dose di vaccino. La variante delta è tuttavia più contagiosa rispetto a una protezione vaccinale solo parziale. Ciò significa che di fronte alla mutazione indiana, la popolazione ancora suscettibile è del 65,9%, ben più della metà. Solo il 34,1% dei modenesi può dirsi veramente protetto dalla variante. Da qui, la doppia necessità di accelerare nella campagna vaccinale e di potenziare il tracciamento dei positivi.