Nel video Davide Ferrari, Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl Modena

Le lunghe file ai drive through e l’allarme lanciato da più fronti su quarantene infinite a causa dell’impossibilità di effettuare in maniera efficace il tracciamento sono sintomo di criticità che stanno gravando sempre di più sul sistema sanitario pubblico. I numeri del contagio, in costante aumento, stanno mandando gli operatori in sovraccarico, tanto che l’Ausl si dice pronta a rivolgersi alle strutture private per effettuare i tamponi. Ad oggi sono più di 18mila le persone in isolamento. 12mila di queste sono Covid positive, 6.180 sono contatti stretti di casi accertati. In una settimana questo dato ha visto un’impennata del 91%. Un aumento esponenziale, che ha portato le persone ad affrontare quarantene anche di 20 giorni, fatte di attese per l’appuntamento per il tampone, gli esiti e la comunicazione di uscita dall’isolamento. Diverse persone hanno così deciso di recarsi in maniera autonoma ad effettuare il test di fine quarantena, azione non consentita dai protocolli e potenzialmente rischiosa. In generale, questa nuova ondata trainata da Omicron ha portato a un aumento del 50% di casi nella nostra provincia in una sola settimana. Inferiore fortunatamente la risalita dei ricoveri, che si è attestata del 33%, arrivando, secondo la rilevazione di ieri, a quota 182. Numeri a cui prestare attenzione anche perché, nonostante l’impennata della curva, il picco non è ancora arrivato