Nel video l’intervista a Elisa Turrini, Professoressa Ferraris

Il secondo anno scolastico segnato dal Covid si è appena concluso, ma già sorgono preoccupazioni per quello che si aprirà questo settembre. Nocciolo del problema è il tema delle classi pollaio, tornato sotto la lente dopo la rabbia dei genitori e degli insegnanti delle Ferraris. Il rischio, per le scuole medie di via Divisione Acqui, è quello di trovarsi il prossimo anno con una sezione in meno, per un totale di 8, come conseguenza del calo demografico dei nati nel 2010. Un taglio che porterebbe ad avere un numero di alunni per classe ancora maggiore di quello di oggi a danno, dicono gli insegnanti, della qualità dell’insegnamento. A fronte di un aumento degli studenti delle superiori e di un corpo insegnanti invariato, l’ufficio scolastico provinciale si vedrebbe costretto a ridurre le classi alle medie per spostare i professori alle superiori. La decisione non è tuttavia definitiva e anzi c’è ottimismo tra gli insegnanti e i genitori delle Ferraris che il problema si possa risolvere. Dall’assemblea pubblica tenutasi ieri sera proprio per parlare di questo, è tuttavia emersa la necessità di rivolgere precise richieste al Governo.