L’abbandono della chiesetta Ricci dovrebbe finire entro il prossimo autunno. Secondo quanto annunciato dall’amministrazione, dovrebbe partire nei prossimi mesi un primo stralcio di interventi urgenti e puramente conservativi, del valore di 90 mila euro, per la messa in sicurezza della struttura che, in via Finzi, verte in condizioni di degrado. Ancora la piccola cappella porta i profondi segni del sisma del 2012. Il tetto è crollato e l’intera struttura risulta inagibile anche se i residenti sostengono sia frequente l’andirivieni di prostitute. Secondo quanto riportato dall’assessore Andrea Bosi, gli interventi urgenti, finanziati in parte dalla Regione e in parte dal Comune, prevedranno la posa di una copertura, nuovi infissi, puliture e interventi alle pareti in modo da salvare i decori pittorici rimasti. In seguito, ma in questo caso non ci sono date, sarà sviluppato un progetto di restauro completo e un percorso di valorizzazione della struttura, risalente al Settecento. In particolare, sarà approfondita la storia delle sue origini in riferimento al fondatore, Giuseppe Ricci. Le sue spoglie, insieme a quelle di altri componenti della famiglia, sono ancora presenti, nell’area abbandonata. Un progetto preliminare per il recupero della struttura era stato presentato e approvato nel 2017, ma ad oggi solo le reti di confinamento sono state poste a protezione, parziale, dell’edificio.