Il Carpi si è affidato all’esperto numero uno di burocrazia calcistica, l’avvocato Mattia Grassani, per risolvere l’improvvisa bega dell’iscrizione “sub judice” al campionato di serie C. La Covisoc (la Commissione di Vigilanza delle società di calcio professionistiche della Federazione Italiana Gioco Calcio) ha, infatti, momentaneamente bloccato l’iscrizione del Carpi – ma anche della Sambenedettese, della Casertana, del Novara e della Paganese e, in B, del Chievo – per un errore nella rateizzazione dei versamenti Inps dei mesi di ottobre e novembre 2020. Di fatto: il nuovo regolamento della Covisoc prevede il pagamenti dei contributi in 4 rate e non più in 12, come invece ha fatto il Carpi, che però ha fatto sapere di aver avuto l’ok dall’Agenzia delle Entrate.
Un cavillo, insomma, che non dovrebbe pregiudicare l’iscrizione delle società coinvolte. Hanno tempo fino alle ore 19 di martedì 13 luglio per mettersi in regola, poi giovedì 15 il consiglio della FIGC si pronuncerà definitivamente sull’iscrizione ai campionati.
Non è escluso, tuttavia, che per questo errore amministrativo, ai club coinvolti non venga dato qualche punto di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato.