Se non c’è caos, non c’è nemmeno Lega Pro. E la stagione che deve ancora cominciare per Modena e Carpi non fa eccezione, col debutto del campionato fissato per domenica 27 settembre che è già fortemente a rischio. Non è bastata la farsa della scorsa stagione, col campionato non terminato, i playoff a chiamata e la formula degli spareggi stravolta. Ora è arrivata la decisione, votata dalle società, delle liste chiuse a 22 giocatori che ha già fatto proclamare all’Assocalciatori lo stato di agitazione, che potrebbe sfociare nello sciopero per la prima di campionato. Dopo le richieste di chiarimento alla Lega Pro che non hanno avuto risposte, l’Aic ha deciso di chiedere ufficialmente l’abolizione delle liste chiuse, che limitano a 22 i giocatori tesserabili, norma che combinata a quella dei 4 giovani obbligatori – secondo l’associazione che tutela i calciatori – pregiudicherebbe le opportunità di lavoro a circa 200 tesserati di C. A questa protesta si aggiunge anche l’intrigo giudiziario legato al processo per frode sportiva a carico di Picerno e Bitonto, che in primo grado ha decretato la discesa in D delle due squadre e il cui processo di appello si terrà venerdì. Già per questo è slittata la presentazione dei calendari fissata per domani, ma i possibili ricorsi dopo l’appello potrebbero portare la Lega Pro a dover attendere almeno fino ai primi di ottobre una sentenza definitiva.