Aveva travolto e ucciso un ciclista sul ponte Sant’Ambrogio, in zona Fossalta, senza fermarsi. Il camionista bergamasco che nel 2019 provocò la morte di Mourad Taous, 46enne di origini marocchine, sposato e con un bambino piccolo, residente in via Emilia Est, è stato assolto dal reato di omicidio stradale per una serie di circostanze determinanti. La vittima pedalava all’alba, quando ancora era buio, lungo la via Emilia Est, subito dopo il curvone della Fossalta. Si trovava nel mezzo di una zona non illuminata. In più non aveva catarifrangenti e fanali sulla bicicletta e non indossava un giubbino con bande fluorescenti. Inoltre la zona era piena di alberi, motivo per cui era impossibile vederlo, rendendo la sua condotta imprevedibile. Taous stava pedalando attorno alle 7 del mattino verso il posto di lavoro, quando è stato urtato e letteralmente schiacciato dal camion. L’autista, all’epoca dei fatti 54enne, aveva proseguito la sua strada perché non si era accorto dell’accaduto. Lo scontro fu così violento che l’uomo morì sul colpo.