Le istruzioni sono arrivate. L’Agenzia delle Entrate ha diffuso le direttive per i datori di lavori che intendono erogare ai propri dipendenti i buoni benzina da 200 euro introdotti per mitigare gli effetti del caro-carburanti. La circolare specifica chi può beneficiare del contributo, le modalità di erogazione e le regole da seguire. Ma andiamo con ordine: a godere dei buoni sono i datori di lavoro privati e i lavoratori autonomi che dispongano di dipendenti, ma non le amministrazioni pubbliche; i destinatari, invece, sono i titolari di reddito dipendente, senza limiti di ruolo e di retribuzione, compresi, quindi, stagisti, lavoratori a progetto e a tempo parziale e co.co.co. I buoni possano essere corrisposti da subito, senza necessità di accordi contrattuali, e valgono per benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici. Il bonus offre vantaggi anche, fiscali e contributivi, al datore di lavoro, perché il suo costo è interamente deducibile ai fini Ires e Irpef e non concorre, come per il dipendente, alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro. Per ottenerlo non è necessaria alcuna domanda da parte del dipendente: sarà il datore di lavoro a decidere se erogarli e di che importo. La messa a disposizione dei buoni dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2022. Il consumo da parte dei lavoratori invece non dovrà avvenire entro la data di scadenza segnata sul buono stesso.