Nel video, l’intervista al Comandante della Polizia Municipale di Modena, Roberto Riva Cambrino

Tantissimi autovelox in Italia potrebbero non essere omologati. Una condizione che, secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di un automobilista trevigiano, sarebbe sufficiente all’annullamento delle sanzioni per eccesso di velocità emesse dagli apparecchi, in quanto soltanto ‘approvati’. Il problema è che, su questo, la legge non è molto chiara: si parla di approvazione e di omologazione come fossero la stessa cosa. Ma, a quanto pare, non lo sarebbero affatto. L’omologazione accerta che il macchinario rispetti i requisiti tecnici previsti dalla normativa e ne consente la riproduzione in serie, mentre l’approvazione consiste nell’autorizzazione del prototipo secondo degli standard definiti. E, ora, il precedente rischia di dare il via a migliaia di contenziosi. Anche a Modena, perché gli occhi elettronici su Viale Italia e Tangenziale Carducci sono sì autorizzati, ma non omologati. Nel 2023 a Modena, su 14,8 milioni di entrate da violazioni delle norme del Codice della Strada, le contravvenzioni elevate a coloro che hanno superato i limiti di velocità hanno generato 5,6 milioni di introiti per le casse comunali. Solo l’apparecchio posizionato all’uscita 6 della tangenziale fa mediamente 120 multe al giorno. Un vuoto normativo che, in assenza di correzioni, rischia così di compromettere il ricco bottino.