Un mese fa, quando il 7 febbraio scorso Massimo Bagatti tornò sulla panchina del Carpi, la priorità era quella di sistemare una classifica traballante, che aveva trascinato i biancorossi ai margini della zona playout. Con 10 punti in 5 gare, cui va aggiunta la vittoria in Coppa, l’operazione rilancio è stata completata, col vantaggio dalla zona calda che è passato da 4 a 10 punti e ora il Carpi, a cominciare dalla sfida di domenica a Budrio col Mezzolara, ha due mesi di tempo per provare a darsi qualche nuovo obiettivo. Quello minimo di inizio anno erano i playoff, impresa ancora molto difficile, sebbene la Correggese quinta disti solo 4 punti, ma i due recuperi che deve ancora giocare la Sammaurese, appaiata ad Aldrovandi e compagni, possono cambiare gli scenari. Di sicuro per cullare qualche sogno l’imperativo è quello di provare a fare il colpo anche allo “Zucchini” di Budrio, in una sfida che agli inizi del 2000 era diventata un classico per i biancorossi in D, con un bilancio positivo per il Carpi di 3 successi, un pari e un ko in 5 confronti. Bagatti in terra bolognese dovrebbe presentare il miglior Carpi possibile, simile a quello che ha superato il Progresso: in difesa a destra Ghizzardi, uscito col Ponte San Pietro per una noia muscolare, dovrebbe farcela, al centro spazio ad Aldrovandi e Calanca con Montebugnoli a sinistra. In mediana vanno verso la conferma Lordkipanidze, Bottalico e Muro, davanti al fianco dell’imprescindibile Villanova dovrebbero tornare Raffini e Sivilla nel 4-3-3.