Nel video l’intervista a Alessandra Filippi, Assessore all’Ambiente del Comune di Modena

La raccolta differenziata processo importantissimo per un migliore smaltimento dei rifiuti non può che risollevare il tema nella nostra città dell’inceneritore di Via Cavazza di proprietà di Hera. Un inceneritore che certamente contribuisce ad inquinare l’aria che respiriamo, un problema quanto mai serio ed allarmante anche alla luce del nuovo studio di World Air Quality che ha certificato come Modena sia la città più inquinata d’Italia e addirittura paragonata a Dacca in Bangladesh. Attualmente l’inceneritore brucia ogni anno oltre 200.000 tonnellate di rifiuti, compresi quelli di altre regioni. Si è tanto discusso del suo spegnimento, spegnimento annunciato anche in campagna elettorale dallo stesso Sindaco Giancarlo Muzzarelli che promise di farlo entro il 2034.  Una attività che richiede una lunga programmazione e pianificazione. Abbiamo quindi chiesto all’assessore all’Ambiente se nell’ambito delle iniziative che l’amministrazione sta mettendo in campo in tema di  salute per il futuro di tutti noi modenesi ci fosse appunto anche quello di una organizzazione  di detto spegnimento.