È iniziato il conto alla rovescia per l’entrata in vigore del Green Pass, la certificazione verde che permetterà ai cittadini di andare al cinema, al teatro e negli stadi e che servirà per consumare in bar e ristoranti al chiuso. È lo strumento che, si auspicano dal governo, contribuirà ad evitare nuove chiusure e nuovi lockdown, garantendo così ai settori maggiormente colpiti in questo anno e mezzo di pandemia di poter continuare a lavorare in sicurezza. Nei prossimi giorni si attende anche il provvedimento che prevede un prezzo calmierato dei tamponi, che potrebbe attestarsi sui 6-7 euro, uno dei tre modi necessari per richiedere il green pass. Ma le prossime ore saranno decisive soprattutto in merito alla scuola e al trasporto. Per  l’anno scolastico, il primo obiettivo del governo è riportare gli studenti in presenza, evitando, come accaduto lo scorso anno, un’impennata di contagi, che significherebbe nuovo ricorso alla dad e a ciò che ne consegue. La linea che trapela da Palazzo Chigi è di non prevedere l’obbligo del green pass in ambito scolastico, ma di monitorare l’andamento dei contagi fino al 20 agosto, giorno in cui le Regioni dovranno inviare al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 i dati relativi alle coperture vaccinale degli insegnanti nei loro territori. Sui trasporti pubblici locali invece il governo pare non abbia intenzione di rendere obbligatorio il green pass, ma chiederà alle Regioni un piano di potenziamento dei mezzi in vista del rientro in classe.