La Commissione Europea ha riconosciuto il fondo di crisi per i settori agricoli colpiti da calamità, specie dall’alluvione dello scorso maggio, e ha messo a disposizione risorse straordinarie, cofinanziate dallo Stato italiano, che si sono tradotte in un primo stanziamento da 100 milioni per i danni produttivi alle imprese. Così, ha illustrato l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, a sei mesi dall’alluvione le aziende si preparano a ricevere i primi indennizzi, dopo aver subito danni stimati in un miliardo di euro. L’Italia ha ricevuto 60,5 milioni di euro per i fenomeni alluvionali che hanno colpito Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Questi contributi potevano prevedere un cofinanziamento nazionale fino al 200% che il Governo ha accordato. Di queste risorse, 100 milioni sono stati assegnati prioritariamente per il sostegno delle imprese agricole danneggiate dagli eventi alluvionali. Le cifre residue saranno invece impiegate per indennizzare le imprese che hanno avuto danni a causa della siccità prolungata ai siti produttivi e alle mancate produzioni. L’Assessore Mammi ha parlato di un passo importante, ma in una strada ancora lunga, soprattutto per quanto riguarda il ripristino delle infrastrutture viarie. Preoccupano in particolare le frane che soprattutto in Appennino costituiscono situazioni di fragilità a ulteriore rischio ora che stanno tornando le precipitazioni. A Palagano è in queste ore partita una nuova frana, con un cumulo di terra che si è staccato da un giardino finendo sulla strada.