Era il 17 gennaio quando un 20enne straniero aggredì, accoltellandolo, un 17enne a bordo di un autobus. Oggi per lui è stato il giorno dell’incidente probatorio in Tribunale a Modena. L’accusa è quella di rapina aggravata e tentato omicidio aggravato. In aula è stato conferito l’incarico per una perizia psichiatrica per il giovane aggressore, che si trova ora in carcere, al fine di valutare se al momento del fatto era in grado di intendere e di volere, oltre che misurare la sua pericolosità sociale e la sua capacità di stare a processo. Il 20enne era già stato sottoposto in passato a più di un trattamento sanitario obbligatorio. Era un mercoledì quando il panico si scatenò su un autobus di linea che fece scendere tutti i passeggeri in Largo Sant’Agostino. L’aggressione si consumò in pochi minuti in fondo al mezzo. Secondo la ricostruzione della Procura, il 20enne nel corso di una rapina sollevò il ragazzo di appena 17enne anni e con un coltello da cucina lo colpì al collo, al volto, di fianco all’occhio destro e alla mano che la stessa vittima aveva alzato per cercare di difendersi. Nonostante questo, l’adolescente riuscì ad aprire lo zaino e a consegnare il portafoglio al suo aggressore, che solo in quel momento lo lasciò andare permettendogli di uscire dall’autobus. Immediatamente fermato dalla Polizia Locale intervenuta sul posto, il 20enne aveva addosso il portafoglio della vittima e quello di un’altra passeggera del mezzo. Il 17enne fortunatamente non è mai stato in pericolo di vita, ma a causa dei punti delicati in cui è stato colpito e le ferite profonde, dovrà essere operato di nuovo.