Nel video l’intervista a Alessandra Camporota, Prefetto di Modena

Un branco che si scaglia sulla vittima con una violenza che impressiona. I volti, ben visibili nelle immagini impresse nei video amatoriali dei passanti, hanno permesso di identificare gli aggressori, armati di coltelli e bastoni, che nella rissa al Novi Sad di venerdì hanno causato due feriti e un morto, il 16enne Muhammad Arham. Nel registro degli indagati sono tre le persone iscritte per omicidio e tentato omicidio. Si tratta di tre giovani, tutti pakistani, due dei quali minorenni. Oltre all’uccisione del 16enne, sono indagati per aver gravemente ferito un 22enne, accoltellato al torace e operato d’urgenza a Baggiovara. Anche un 17enne, dimesso sabato, era stato portato in ospedale, dopo essere stato colpito a una mano. I Carabinieri, le cui indagini stanno procedendo nel massimo del riserbo, sarebbero riusciti a risalire agli aggressori attraverso le loro testimonianze, così come quelle degli altri amici presenti al Novi Sad al momento della rissa. Una violenza, scoppiata in pieno giorno, che ha lasciato sgomenti i cittadini e ha imposto una riunione straordinaria per mettere in campo maggiori strumenti di sicurezza nell’area

Il Novi Sad, spesso al centro della cronaca per fenomeni legati allo spaccio di droga, vede ora controlli incrementati e il Prefetto non esclude che in futuro possano essere introdotti ulteriori dispositivi a garanzia della sicurezza