Sono stati trasferiti a Bologna 4 dei 68 pakistani che si alloggiavano in città. Anche a Modena si svolgerà la marcia delle donne e degli uomini scalzi prevista per l’11 settembre

I dati ufficiali dicono che a Modena e provincia sono assistiti 550 profughi, in realtà il numero potrebbe essere leggermente più alto perché capita che le forze dell’ordine durante i servizi di controllo fermino qualcuno arrivato in città non per vie protocollate. La situazione resta comunque monitorata sia dalle istituzioni che dalle associazioni di prima accoglienza come Porta Aperta. Nei giorni scorsi, proprio dalla sede del centro di accoglienza, sono partiti alla volta di Bologna, 4 dei 68 pakistani dove alloggiavano ed erano assistiti anche dal punto di vista sanitario.
Si svolgerà anche a Modena la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi, appello lanciato dal regista Andrea Segre a Venezia a favore dell’accoglienza di profughi e vittime di guerra e ingiustizie. L’appuntamento è per venerdì 11 settembre alle 17.30 in piazza Roma dove, in concomitanza con altre città d’Italia, prenderà il via una camminata che attraversando il centro storico arriverà nel piazzale della stazione dei treni, individuato – spiegano gli organizzatori – “come luogo simbolico del transito e degli spostamenti, oltre che di speranza, per le persone migranti in molte città d’Europa”. Quattro i punti fondamentali chiesti nell’appello nazionale: la certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerra, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti e infine la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.