La Sanità modenese va in orbita

“Houston abbiamo un problema”. D’ora in poi una soluzione per gli astronauti in viaggio fuori dall’orbita terrestre potrebbe arrivare da Modena. L’Azienda Usl di casa nostra si è infatti aggiudicata un finanziamento da 150mila euro dall’Agenzia spaziale europea per monitorare la salute dei cosmonauti in missione. In pratica, le loro analisi saranno incrociate con quelle di normali pazienti modenesi per individuare possibili correlazioni, ancora sconosciute, tra l’insorgere di una malattia e l’esposizione a particolari fattori ambientali: l’obiettivo è mettere a punto un algoritmo in grado di prevedere complicazioni per la salute fisica o psichica degli astronauti. Il progetto presentato dall’Ausl di Modena, in collaborazione con l’azienda veneta Sate, è stato selezionato tra altri 70 proposti da tutto il mondo. Durante i viaggi in orbita i componenti dell’equipaggio umano devono sottoporsi con regolarità a severi controlli di tipo sanitario. Il progetto sarà realizzato a Modena qui c’è a disposizione un’enorme quantità di dati clinici – oltre 18 milioni di test di laboratorio e 60mila tracciati elettrocardiografici – che, messi a confronto nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, potrebbero far scoprire collegamenti sconosciuti tra diversi parametri medici.