Nel video l’intervista a Paolo Bolognesi Presidente associazione vittime della strage del 2 agosto

Tre fischi, poi il silenzio, per commemorare quelle 85 vite spezzate il 2 agosto di 43 anni fa. La deflagrazione della bomba, frutto del più grave attentato terroristico in Italia lascia ancora attonite le migliaia di persone presenti oggi in piazza medaglie d’oro per non dimenticare la strage. Un corteo partito da Piazza Maggiore e passato per viale Indipendenza le ha portate tutte davanti alla stazione dei treni, il cui orologio è ancora fermo alle 10.25, ora dello scoppio. Sul palco sono saliti il sindaco di Bologna Matteo Lepore, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ma anche lo studente Patrick Zaki. Nel suo lungo discorso il presidente dei familiari delle vittime della strage, Paolo Bolognesi, ha ricordato le fasi del lungo iter giudiziario, ancora in corso per arrivare alla piena verità, ma che ha fissato dei punti fermi, identificando nel mondo dell’estrema destra i mandanti dell’attentato. Bolognesi non ha risparmiato critiche a chi sostiene piste diverse da quella che vede come artefici della strage i neofascisti e la loggia P2