E’ ancora un compleanno senza tifosi, il secondo di fila che il Modena è costretto a festeggiare a distanza per via della pandemia. La società gialloblù spegne oggi 109 candeline, tanto è passato da quel 5 aprile 1912 quando nei locali del Caffè Cacciatori di via San Carlo un’assemblea approvò la fusione fra l’Associazione Studentesca Calcio e l’Audax. In 109 anni la società gialloblù ha vissuto 13 stagioni di Serie A, 50 di B e 25 fra C1 e C2, un limbo da cui si sperava di uscire già quest’anno. Sfumata la porta della promozione diretta resta quella dei playoff, che il Modena di Mignani proverà ad affrontare con il miglior piazzamento possibile. Il 3-1 all’Arezzo ha fortificato il 4° posto e la sconfitta della Feralpi, ora a -7, lascia la sola Triestina a insidiare i gialloblù. I giuliani, dopo il successo sul Padova capolista, sono a -6 ma mercoledì recuperano a San Benedetto. Il Modena resta comunque padrone del suo destino e nelle ultime 4 gare sarà anche l’arbitro della corsa per la B e di quella salvezza, dovendo affrontare Fano fuori e Legnago in casa, due delle squadre della zona playout, e dovendo ospitare domenica 18 un Padova che ha visto avvicinarsi le rivali per la promozione diretta. Per Gerli e compagni sarà fondamentale fare più punti possibili, perché la miglior quarta dei tre gironi, oggi il Catanzaro per qualche decimo di punto, sarà proiettata direttamente alla fase nazionale dei playoff.