Il picco di diossine e furani registrato nelle 18 ore immediatamente successive all’incendio di via Caruso è stato di oltre tre volte superiore a quello normalmente preso di riferimento. Abbiamo sentito il parere dell’oncologa di ISDE, molto attiva nella divulgazione, Patrizia Gentilini

Il maxi rogo che domenica ha visto bruciare circa 200 tonnellate di rifiuti ha fatto registrare un picco di diossine e furani pari a 511 femtogrammi per metro cubo, cifra di oltre tre volte superiore al valore normalmente preso di riferimento, pari a 150 femtogrammi. Ora le analisi sul rogo si concentreranno sui campioni di terreno vicini alla sede di Herambiente al fine di verificare l’eventuale presenza di sostanze tossiche ricadute sul suolo e in grado, come dice l’oncologa Patrizia Gentilini, di entrare nella nostra catena alimentare. La dottoressa di ISDE, l’associazione Medici per l’Ambiente, leggendo il bollettino di Arpae ha tuttavia notato come manchino i risultati relativi ad altre sostanze tossiche.

Nel video l’intervista a Patrizia Gentilini, Oncologo della giunta esecutiva associazione Medici per l’Ambiente