Sono state chieste le pena per i due giovani accusati della morte di Mirella Ansaloni, l’anziana uccisa nel suo appartamento a Finale Emilia nel corso di una rapina finita male: 12 anni di carcere per Hamza Driouch ritenuto esecutore materiale dell’omicidio e 8 anni per l’amico Ayoub Lamsid che rimase all’esterno dell’abitazione

12 anni di carcere per Hamza Driouch ritenuto esecutore materiale dell’omicidio e 8 anni per l’amico Ayoub Lamsid che rimase all’esterno dell’abitazione. Si tratta dei due ragazzi originari del Marocco ma residenti a Finale Emilia responsabili dell’omicidio della 79enne Mirella Ansaloni, uccisa nel corso di una rapina finita male, il tutto per portarsi via un bottino di appena 30 euro in contati e un collier. La pena complessiva di 20 anni di carcere è stata chiesta questa mattina nel corso di una udienza in Tribunale, la prossima è fissata per il 12 aprile. Il delitto risale al 18 settembre del 2017 quando l’anziana fu ritrovata riversa a terra in una pozza di sangue all’interno del suo appartamento in via Orazio Vecchi. Inizialmente si era ipotizzato un malore, viste le sue condizioni di salute poi però la macabra scoperta: era stata uccisa a colpi di bottiglia. Uno dei giovani accusati della sua morte, fino a poco prima del delitto, era un vicino dell’anziana. Mirella Ansaloni lo conosceva e per questo si era fidata e aveva permesso a lui e ai suoi amici di entrare in casa. I ragazzi si erano dati appuntamento fuori l’abitazione della donna, hanno aspettato che tornasse a casa dopo la spesa e poi con la scusa di voler bere un bicchier d’acqua sono entrati dentro casa e li si è consumata la tragedia