Nell’ambito delle manifestazioni contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici, la voce si è alzata anche a Finale Emilia, da parte di studenti, associazioni e forze politiche che ancora si oppongono all’allargamento della discarica passata in Giunta regionale questa settimana

Non sono servite le proteste davanti alla sede di Arpae a Modena, né i cortei organizzati in paese da numerosi cittadini, dalle associazioni e dai rappresentanti politici della maggioranza ma anche di buona parte dell’opposizione del consiglio comunale. Il progetto per accogliere nell’attuale discarica di Finale Emilia un altro milione e mezzo di tonnellate di rifiuti è stato approvato in Regione a lunedì. Un atto definito arrogante dall’osservatorio civico “Ora Tocca a noi”, dato che il sì è arrivato senza attendere il riesame da parte del Governo. Un riesame su cui la Sinistra Civica di Finale non ripone molte speranze: lo stesso esecutivo aveva ascoltato le richieste del Sindaco Sandro Palazzi, rimettendo però tutto alla decisione della Regione. Proprio in viale Aldo Moro la consigliera del Movimento Cinque Stelle Giulia Gibertoni ha interpellato la giunta chiedendo di “sospendere il procedimento o, comunque di sottoporre il progetto al parere della Consulta regionale per la legalità”. “La giunta non ha ricevuto nessuna comunicazione formale rispetto a questo tipo di richiesta” è stata la risposta dell’Assessore all’ambiente Paola Gazzolo, che ha aggiungo “la legge non prevede la possibilità che il procedimento sia sospeso”. Intanto gli studenti del liceo Morandi hanno riportato il tema in auge in occasione della manifestazione contro i cambiamenti climatici di ieri, mentre l’unica strada attualmente percorribile da parte del primo cittadino sembra essere quella del ricorso al Tar.