Migliorano le condizioni dei coniugi rimasti coinvolti nell’esplosione avvenuto a Nonantola in via Cappelletta. Intanto in queste ore la Procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo

A tre giorni dalla terribile esplosione avventa venerdì sera in via Cappelletta a Nonantola, la Procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo, mentre arrivano buone notizie dagli ospedali. Migliorano le condizioni dei coniugi coinvolti. Il 78enne ricoverato al Policlinico per aver respirato fumo sarà dimesso con ogni probabilità oggi, mentre è stata dichiarata fuori pericolo, la moglie di 74 anni che aveva riportato ustioni di media gravità a seguito dell’esplosione. I medici hanno sciolto la prognosi, ma, la signora, rimane ricoverata in Chirurgia plastica al centro Grandi ustionati di Parma. Intanto, in queste ore sta continuando il lavoro della Procura per capire le cause dell’esplosione: due le ipotesi al vaglio degli inquirenti, una riguarda il contatore del gas, che si trova all’interno della casa, l’altra, invece, il collegamento dei fornelli alla rete. Venerdì mattina, poche ore prima dell’esplosione, infatti, un tecnico inviato da Sorgea era intervenuto sul contatore per riattivarlo dopo un periodo di chiusura, durante il quale gli inquilini avevano utilizzato delle bombole per cucinare. Una volta riaperto il contatore, i fornelli sarebbero stati ricollegati alla rete domestica. Ancora, però solo supposizioni. E, intanto, oggi inizieranno le verifiche sull’edificio. Sarà incaricato un ingegnere per effettuare alcuni controlli di staticità e soltanto in quel momento si potrà valutare se alcuni inquilini potranno rientrare